Due innovativi contratti di ricerca che possono cambiare il futuro

Due innovativi contratti di ricerca che possono cambiare il futuro
Il 29 aprile 2023, la Commissione Settima del Senato ha approvato un emendamento di fondamentale importanza, presentato dal senatore Mario Occhiuto e dalla senatrice a vita Elena Cattaneo. Questo emendamento introduce due nuove figure contrattuali nel panorama della ricerca scientifica italiana: l’“incarico post-doc” e l’“incarico di ricerca”. Queste novità rappresentano un passo avanti significativo per il settore, in particolare per i giovani scienziati che desiderano intraprendere una carriera in questo ambito.
Grazie all’introduzione dell’incarico post-doc, i vincitori dei prestigiosi bandi europei “Marie Curie” potranno finalmente accedere ai finanziamenti necessari per svolgere le loro ricerche. Questa opportunità è cruciale, considerando l’importanza dei fondi europei nella promozione della scienza e dell’innovazione. La task force del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) della Commissione Europea aveva già espresso un parere favorevole all’emendamento, sottolineando la sua compatibilità con gli obiettivi di sviluppo e crescita del paese, un fatto che dimostra l’attenzione e la serietà con cui è stata affrontata la questione.
L’importanza dell’emendamento per la comunità scientifica
Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha commentato l’approvazione dell’emendamento affermando che si tratta della risposta che la comunità scientifica attendeva con urgenza. “Abbiamo ascoltato l’allarme della comunità scientifica”, ha dichiarato Bernini, evidenziando l’importanza di sostenere i ricercatori e i giovani talenti che ogni giorno lavorano per il progresso della scienza. La sua affermazione mette in evidenza la necessità di garantire opportunità di lavoro e crescita professionale ai ricercatori, ritenuti una risorsa cruciale per il futuro dell’innovazione in Italia.
Le nuove figure contrattuali e i loro vantaggi
Elena Cattaneo, tra i principali sostenitori dell’emendamento, ha sottolineato che l’approvazione rappresenta un passo fondamentale per evitare che migliaia di giovani ricercatori, stimati tra i 6 e i 10 mila, possano essere esclusi dal sistema della ricerca pubblica. Questo rischio era emerso in una relazione della Ragioneria di Stato nel 2022, che aveva già messo in guardia sulla necessità di fornire strumenti adeguati per trattenere i giovani talenti. Cattaneo ha ulteriormente spiegato che i nuovi contratti offrono:
- Maggiore flessibilità
- Tutele essenziali, come quelle relative alla maternità e alle malattie
- Contratti post-doc senza massimale, rendendoli più attrattivi per i ricercatori in settori ad alta competitività
Reazioni e prospettive future
Il Nobel Giorgio Parisi ha accolto con favore le nuove figure contrattuali, sottolineando l’importanza di un’applicazione corretta delle nuove regole. “È fondamentale che le nuove posizioni siano utilizzate per garantire l’accesso effettivo ai fondi europei”, ha dichiarato Parisi. Egli ha avvertito del rischio che queste figure possano trasformarsi in forme di precariato perpetuo, sottolineando la necessità di un uso responsabile e mirato di queste nuove opportunità contrattuali.
Antonio Zoccoli, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, ha evidenziato come l’introduzione di queste nuove figure contrattuali rappresenti un passo verso una maggiore flessibilità per le università e gli enti di ricerca. “Ora i giovani ricercatori avranno a disposizione una gamma di soluzioni contrattuali più adeguate ai tempi”, ha affermato Zoccoli, riconoscendo l’importanza di garantire accesso ai bandi internazionali, come le Marie Sklodowska-Curie Actions.
Con l’approvazione dell’emendamento Occhiuto-Cattaneo, il sistema della ricerca in Italia sembra avviato verso una fase di rinnovamento e crescita. Le nuove figure contrattuali non solo rispondono a esigenze urgenti, ma pongono anche le basi per un futuro in cui la ricerca possa prosperare, contribuendo così al progresso scientifico e alla competitività del Paese a livello internazionale. Sarà fondamentale monitorare i prossimi sviluppi e garantire che queste nuove opportunità vengano utilizzate in modo efficace e responsabile, affinché il sistema di ricerca italiano possa continuare a brillare nel panorama globale.