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Il trionfo del cinema politico italiano a Cannes: da Laxe ai Dardenne

Il trionfo del cinema politico italiano a Cannes: da Laxe ai Dardenne

Il trionfo del cinema politico italiano a Cannes: da Laxe ai Dardenne

Il Festival di Cannes 2023 ha messo in evidenza il potere del cinema come strumento di riflessione sociale e politica, dimostrando che la settima arte può ancora avere un impatto profondo sulle questioni contemporanee. Tra i protagonisti di questa edizione, Oliver Laxe, Kleber Mendonça Filho e i fratelli Dardenne hanno conquistato il pubblico e la giuria con opere che affrontano tematiche scottanti, portando sul grande schermo storie di vita, lotte e resistenza.

Oliver Laxe e il suo approccio audace

Oliver Laxe ha catturato l’attenzione con il suo film “Sirat”, che ha vinto il Premio della giuria ex aequo con “Sound of Falling”. Durante la conferenza stampa, il regista spagnolo ha condiviso la sua esperienza, sottolineando l’importanza di rischiare: “Mentre lo giravo, mi dicevo ‘fallo come se fosse l’ultimo. Rischia, anche se sarà un disastro'”. Questa mentalità audace ha dato vita a un’opera definita radicale, capace di scavare nel profondo delle emozioni umane. Laxe ha espresso il desiderio che il suo film possa risvegliare le coscienze, affrontando la cupezza e la paura che caratterizzano la nostra quotidianità. “Niente è più politico per me che toccare il cuore anche di una sola persona attraverso il cinema”, ha affermato, evidenziando come l’arte possa fungere da antidoto alla disillusione.

Kleber Mendonça Filho e la dimensione politica

Parallelamente, Kleber Mendonça Filho ha presentato “O Agente Secreto”, un film che trae spunto dalla sua passione per le storie umane. Il regista brasiliano ha rivelato che, pur nascendo come un’opera intima, il suo progetto ha assunto una dimensione politica inaspettata. “Qui a Cannes ho capito quanto forte fosse la dimensione politica del film, che fotografa la rimozione del Brasile dal suo passato sotto la dittatura degli anni ’80”, ha dichiarato. Con una narrazione che invita alla riflessione, il film di Mendonça Filho cerca di affrontare un tema cruciale: la necessità di riconoscere e confrontarsi con il passato per poter costruire un futuro migliore.

I fratelli Dardenne e l’impegno sociale

In un clima di festeggiamenti, i fratelli Dardenne hanno accolto con gioia il loro nono premio a Cannes, inclusi due Palme d’oro e ora un secondo premio per la sceneggiatura. Il loro film “Jeunes Meres” si concentra sulle giovani madri e sulla loro lotta per ricevere il supporto di cui hanno bisogno. Durante la conferenza stampa, i registi hanno voluto mettere in evidenza come, in un contesto politico che sembra dimenticare questi servizi essenziali, sia fondamentale difendere le case famiglia per ragazze madri. “Oggi bisogna difendere queste strutture, che sono un servizio pubblico indispensabile”, hanno sottolineato, dimostrando il loro impegno nel rappresentare le ingiustizie sociali attraverso le loro opere.

Questi tre film, pur provenendo da contesti culturali diversi, condividono una visione comune: il cinema come strumento di cambiamento. La scelta tematica di Laxe, Mendonça Filho e Dardenne non è casuale; riflette una crescente necessità di affrontare questioni di rilevanza sociale e politica attraverso le storie raccontate sul grande schermo. La narrazione cinematografica diventa così un veicolo per sensibilizzare il pubblico su argomenti complessi, spingendo gli spettatori a riflettere e ad agire.

In un’epoca in cui il cinema è spesso relegato a mera intrattenimento, queste opere dimostrano che è possibile utilizzare la settima arte per affrontare i temi più scottanti del presente. La capacità di Laxe di evocare emozioni profonde, la volontà di Mendonça Filho di mettere in luce le ferite del passato e l’impegno dei Dardenne nel difendere i diritti delle giovani madri sono solo alcuni esempi di come il cinema possa influenzare la società e stimolare un dibattito necessario.

In un festival che ha visto il trionfo di opere impegnate, è chiaro che il cinema politico sta vivendo una nuova era di vitalità e rilevanza. La ricchezza e la varietà delle storie presentate a Cannes 2023 sono un segno di speranza in un momento in cui la cultura può ancora fungere da faro di luce in un mare di incertezze. La celebrazione di questi registi e delle loro opere non è solo un riconoscimento del loro talento, ma anche un invito a tutti noi a non dimenticare il potere delle storie e la loro capacità di cambiare il mondo.

Il Festival di Cannes non è solo una passerella per il cinema, ma un’importante piattaforma per le voci che desiderano raccontare la realtà, per invitare alla riflessione e, soprattutto, per accendere speranza. In questo contesto, il cinema politico si afferma come un genere vitale, capace di spingere il pubblico a guardare oltre le immagini e a interrogarsi sulle questioni che ci riguardano tutti.