Fidocommercialista: l’identikit delle giovani donne over 50 nel mondo digitale dei liberi professionisti

Fidocommercialista: l'identikit delle giovani donne over 50 nel mondo digitale dei liberi professionisti
Il mondo dei liberi professionisti in Italia sta vivendo una fase di profonda trasformazione, come evidenziato dall’analisi condotta da Fidocommercialista attraverso l’Osservatorio sulle Partite IVA. Questo studio ha coinvolto un campione di circa 3.900 professionisti attivi, fornendo informazioni preziose sulle caratteristiche demografiche, le sfide e le opportunità del lavoro autonomo nel nostro Paese.
Secondo Nicola Primieri, co-founder di Fidocommercialista, è essenziale che le politiche fiscali siano più incisive e mirate per promuovere la crescita di questa categoria cruciale per l’economia. “Il settore dei liberi professionisti è in continua evoluzione”, ha dichiarato Primieri, sottolineando l’importanza di politiche che rispondano alle reali esigenze di questi lavoratori autonomi.
La crescente partecipazione di giovani e donne over 50
Tra i dati più significativi emersi dall’indagine, spicca la predominanza dei giovani professionisti, in particolare quelli nella fascia di età compresa tra i 26 e i 35 anni, che rappresentano il 35,7% del totale. Inoltre, è interessante notare l’aumento della partecipazione delle donne over 50 nel lavoro autonomo, che attualmente tocca il 7,4%. Questa crescita non solo indica un cambiamento nella percezione del lavoro autonomo, ma suggerisce anche una maggiore apertura verso l’inclusione di età e genere nei settori professionali.
Le città e le tendenze del lavoro autonomo
Milano, Roma e Torino emergono come le città con la maggiore concentrazione di liberi professionisti, ma è interessante notare anche l’espansione nelle regioni del Nord Italia, come la Lombardia e il Piemonte. Questo riflette una tendenza verso la centralizzazione dei servizi professionali nelle aree economicamente più attive del Paese.
Primieri ha messo in evidenza che l’emergere di professionisti più giovani e la crescente presenza di over 50 testimoniano un cambiamento significativo nella cultura del lavoro autonomo. I servizi medici e odontoiatrici si attestano come i più redditizi, mentre settori come la produzione industriale e la fabbricazione di calcestruzzo faticano a mantenere risultati soddisfacenti.
La diversificazione e le scelte fiscali nel lavoro autonomo
Un altro dato interessante riguarda la nazionalità degli avvianti: nel 2023, circa il 21% delle nuove partite IVA è stato aperto da soggetti nati all’estero, mantenendosi sostanzialmente in linea con l’anno precedente. Questo dato dimostra come il mercato del lavoro autonomo in Italia stia diventando sempre più diversificato e inclusivo.
Per quanto riguarda le scelte fiscali, il 49% delle nuove aperture ha optato per il Regime Forfettario, con un totale di 238.766 soggetti che hanno scelto questa modalità. Rispetto al 2022, si registra una flessione minima, segnalando una stabilità di questa scelta tra i nuovi contribuenti. Il fatturato medio annuo dei liberi professionisti si attesta sui 26.888 euro, ma è importante notare che ci sono fluttuazioni stagionali significative. Ad esempio, in agosto, il fatturato medio mensile scende a circa 1.835,25 euro, mentre a dicembre si attesta a 2.834 euro.
Le sfide economiche e l’importanza delle competenze digitali
Circa l’81,1% dei liberi professionisti intervistati ha dichiarato di combinare attività online e offline, mentre una parte significativa opera esclusivamente in modalità digitale. Questo dato conferma l’importanza crescente delle competenze digitali nel lavoro autonomo, soprattutto alla luce delle nuove modalità di fruizione dei servizi.
Tuttavia, nonostante il numero crescente di liberi professionisti, molti di loro continuano a fronteggiare difficoltà economiche. Circa il 56,1% degli intervistati ha affermato che il reddito non è sufficiente a garantire una stabilità economica. Solo il 43,9% si considera soddisfatto della propria situazione economica, un dato che riflette le sfide quotidiane che molti professionisti devono affrontare per far crescere il proprio reddito in modo sostenibile.
In sintesi, l’analisi condotta dall’Osservatorio sulle Partite IVA offre uno spaccato in continua evoluzione per i liberi professionisti in Italia, caratterizzato da una maggiore partecipazione di giovani e professionisti over 50. Tuttavia, permangono sfide legate alla sostenibilità economica e alla necessità di incentivi fiscali continui. La crescente digitalizzazione e flessibilità del lavoro autonomo sembra destinata a caratterizzare il futuro del settore, con un’attenzione sempre maggiore alla formazione e all’aggiornamento delle competenze.