Da studente a ludopatico: la drammatica storia di un milione di euro perso a soli 25 anni

Da studente a ludopatico: la drammatica storia di un milione di euro perso a soli 25 anni
Nel mondo del gioco d’azzardo, le storie di dipendenza e perdite economiche sono sempre più comuni e toccanti. Una delle testimonianze più significative è quella di Lorenzo, un giovane di 25 anni che ha perso un milione di euro a causa della sua dipendenza. La sua storia, raccontata dal Corriere della Sera, offre uno spaccato drammatico della vita di chi si trova intrappolato nel vortice del gioco.
L’inizio della dipendenza
Lorenzo ha cominciato a giocare in modo innocente, alle scuole medie, nel bar di famiglia. “In realtà , i miei genitori avevano un bar e ho cominciato a giocare lì”, racconta. Inizialmente, il gioco era sporadico e senza conseguenze apparenti, ma col tempo è diventato un elemento centrale della sua vita. “Non mi rendevo conto del tempo che passava”, confessa. L’unico segnale che lo riportava alla realtà era la fine dei soldi.
Questa situazione evidenzia la trappola insidiosa in cui molti ludopatici si trovano, ovvero la perdita di contatto con la realtà e il tentativo costante di trovare nuove fonti di finanziamento per alimentare la propria dipendenza.
Le conseguenze della dipendenza
La storia di Lorenzo diventa sempre più complessa. “A un certo punto, mio padre ha smesso di versarmi tutto lo stipendio a fine mese e ha iniziato a versarmeli frazionati”, spiega. Nonostante gli sforzi del genitore, Lorenzo ha continuato a trovare modi per giocare, suggerendo che la sua dipendenza era ormai fuori controllo. “In qualche modo i soldi si trovano”, confida, evidenziando come il gioco fosse diventato una priorità .
La sua dipendenza ha avuto un impatto significativo anche sulla vita personale. Dopo essersi sposato, la moglie, preoccupata per la situazione economica e il comportamento di Lorenzo, ha cercato aiuto presso la Caritas ambrosiana. Questa scelta rappresenta un passo importante, dimostrando come il gioco d’azzardo colpisca non solo l’individuo, ma anche le famiglie.
Il percorso di recupero
Oggi, Lorenzo afferma di aver preso coscienza della sua dipendenza e promette di non giocare più. “Ora non gioco più”, giura, esprimendo la sua determinazione a cambiare. Ha preso un appuntamento con un Servizio per le Dipendenze (Serd) per ricevere supporto professionale e iniziare un percorso di recupero. La sua situazione debitoria è stata analizzata dalla Fondazione San Bernardino, che lo ha aiutato a pianificare un percorso di rientro.
La storia di Lorenzo è emblematico di una realtà che colpisce molti, specialmente i giovani. Secondo i dati dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, il gioco d’azzardo in Italia è una delle principali cause di dipendenza, con oltre il 3% della popolazione adulta che presenta comportamenti problematici. L’accesso ai giochi online ha amplificato il problema, rendendo più facile per i giovani cadere nella trappola del gioco.
Le istituzioni e le associazioni di volontariato stanno cercando di affrontare questa emergenza sociale, ma è fondamentale che le famiglie e i giovani siano consapevoli dei rischi legati al gioco d’azzardo. La storia di Lorenzo può servire da monito per molti. La consapevolezza è il primo passo verso la prevenzione. È importante che i giovani comprendano che il gioco d’azzardo non risolve i problemi finanziari, ma porta a conseguenze devastanti.
La lotta di Lorenzo è solo all’inizio, e il cammino verso la guarigione sarà lungo e difficile. Tuttavia, grazie al supporto della sua famiglia e alla sua determinazione, c’è speranza di ricostruire la sua vita e mettere fine a una spirale di autodistruzione. In un mondo in cui il gioco d’azzardo è sempre più presente, storie come quella di Lorenzo devono essere ascoltate e comprese, affinché si possa lavorare insieme per un futuro migliore.