La recente asta record a Firenze ha catturato l’attenzione di appassionati e studiosi di tutto il mondo, grazie alla vendita di una copia del celebre «Sidereus Nuncius» di Galileo Galilei per la straordinaria cifra di 100mila euro. Questo volume non è solo un’opera di grande valore scientifico, ma rappresenta anche un simbolo di resilienza, avendo superato eventi storici significativi, dall’inquisizione all’alluvione del 1966 che ha colpito Firenze. La storica casa d’aste Gonnelli, la più antica d’Italia, ha avuto l’onore di presentare questo raro esemplare, ora pronto per una nuova custodia.
Il significato del «Sidereus Nuncius»
Pubblicato per la prima volta a Venezia nel 1610, il «Sidereus Nuncius» è considerato uno dei testi fondamentali della storia della scienza. Con questo lavoro, Galileo ha rivoluzionato la nostra comprensione dell’universo e ha affrontato la potente Inquisizione. Le sue osservazioni, effettuate grazie al telescopio che egli stesso aveva perfezionato, hanno messo in discussione il modello aristotelico-tolemaico, presentando un universo in cui la Terra non era più il centro.
La storia affascinante del volume
Durante l’alluvione del 1966, una copia del «Sidereus Nuncius» fu salvata in modo fortunato. Secondo quanto riportato dal libraio antiquario Luca Cena, il libro fu ritrovato in un cassetto, avvolto in pagine di giornale per proteggerlo dal fango. Questo ritrovamento è una testimonianza della determinazione di coloro che si sono impegnati a salvare opere danneggiate, contribuendo a preservare la memoria culturale della città.
Dopo un meticoloso restauro, il libro è tornato a nuova vita. Marco Manetti, direttore della Gonnelli, ha sottolineato come in passato le opere di Galileo venissero vendute a prezzi irrisori. Oggi, i libri di argomento scientifico sono sempre più richiesti, riflettendo un rinnovato interesse per la scienza e la sua evoluzione nel contesto del XXI secolo.
Altri pezzi storici all’asta
La vendita del «Sidereus Nuncius» non è stata l’unica occasione per gli appassionati di aggiudicarsi opere rare. Durante la stessa asta, sono stati venduti anche:
- La prima edizione della «Geometria» di Bonaventura Cavalieri, pubblicata a Bologna nel 1635, per 46mila euro.
- Una copia completa del primo atlante lunare di Francesco Fontana, pubblicato a Napoli nel 1646, per 25mila euro.
Queste opere non solo documentano la storia della scienza, ma dimostrano anche come l’interesse per i testi scientifici storici stia crescendo, attirando collezionisti privati, istituzioni e biblioteche.
La vendita del «Sidereus Nuncius» rappresenta un traguardo economico, ma anche un riconoscimento dell’importanza della conoscenza scientifica. Ogni copia di questo volume è unica, ma quella venduta a Firenze ha una storia che la rende ancora più speciale. Non è solo un’opera da ammirare per il suo contenuto scientifico, ma un simbolo della lotta per la conservazione della cultura e della conoscenza. La sua nuova casa avrà quindi il compito di preservare non solo un libro, ma un pezzo di storia, un’eredità che continua a influenzare il nostro modo di vedere l’universo.
