L’ultimo grido di Marco Veronese: un omicidio che scuote Torino

L'ultimo grido di Marco Veronese: un omicidio che scuote Torino

L'ultimo grido di Marco Veronese: un omicidio che scuote Torino

Matteo Rigamonti

Ottobre 24, 2025

La tragica notte del 23 ottobre 2023 ha segnato un momento di profondo dolore per la comunità di Collegno, un comune situato alle porte di Torino. L’omicidio dell’imprenditore Marco Veronese, 39 anni, titolare di una ditta di videosorveglianza, ha suscitato shock e incredulità tra coloro che lo conoscevano. Veronese, tornato a vivere dai genitori dopo la separazione dalla moglie, è stato aggredito e ucciso a coltellate in un’area a pochi passi dalla sua abitazione.

Secondo le prime ricostruzioni, un uomo incappucciato ha assalito Veronese, infliggendogli tra i 12 e i 15 fendenti, principalmente sul torace. La vittima, trovata riversa sull’asfalto da una passante che ha contattato i soccorsi, non ha potuto essere salvata all’arrivo dei sanitari. Le ultime parole pronunciate da Marco, un grido disperato: «Che fai, bastardo?», sono state udite da un testimone e risuonano come un eco tragico di un attacco brutale e inaspettato.

Le indagini e la ricerca dell’assassino

Le indagini sono affidate ai carabinieri di Rivoli e Collegno, supportati dal Nucleo investigativo di Torino. Gli inquirenti stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza per raccogliere elementi utili all’identificazione del killer. La scena del crimine è stata transennata per consentire indagini scientifiche approfondite. Le piste seguite includono:

  1. Regolamento di conti: Si stanno valutando possibili motivi legati a conflitti pregressi.
  2. Lite improvvisa: Potrebbe esserci stata una discussione che è degenerata in violenza.
  3. Agguato pianificato: La brutalità dell’omicidio fa pensare a un attacco premeditato.

La comunità in lutto

Marco Veronese era ben conosciuto e rispettato nella sua comunità. La sua ditta di videosorveglianza era apprezzata per l’affidabilità e la qualità dei servizi. Un amico e cliente, Fabio Monaco, ha descritto Veronese come una persona d’oro, gentile e con una famiglia splendida. La sua morte ha avuto un impatto devastante su chi lo conosceva, e la famiglia, distrutta dal dolore, sta ricevendo supporto mentre le indagini continuano.

L’omicidio di Veronese ha suscitato indignazione tra i residenti di Collegno, molti dei quali si sono mobilitati per chiedere giustizia. La sicurezza nella zona è diventata una preoccupazione primaria, e i cittadini esprimono timori per la propria incolumità. Questo caso evidenzia una realtà allarmante che colpisce molte città italiane, dove la criminalità e la violenza sembrano in aumento.

Un appello alla solidarietà

La comunità ha iniziato a organizzarsi per sostenere la famiglia Veronese in questo momento difficile, offrendo aiuto e conforto. Questo gesto sottolinea la solidarietà e l’umanità che possono emergere anche nei momenti più bui. Mentre le indagini proseguono, la speranza è di fare luce su questo caso e restituire giustizia a Marco Veronese e alla sua famiglia. Il suo tragico destino non deve essere dimenticato, ma deve servire come un monito contro la violenza e come stimolo per una maggiore sicurezza nelle nostre comunità.