La ministra del Lavoro, Marina Calderone, ha recentemente preso la parola alla convention dei consulenti del lavoro a Napoli, un evento di grande importanza per la categoria professionale. In un contesto in cui le professioni autonome e i liberi professionisti affrontano sfide sempre più complesse, le dichiarazioni della ministra hanno colto nel segno, riaffermando l’importanza dell’equo compenso. Calderone ha sottolineato che “a volte le professioni si sono fatte male da sole e in alcuni casi accade ancora oggi perché ci sono conflitti interni”, evidenziando la necessità di un’unità di intenti fra i professionisti.
L’importanza dell’equo compenso
Il tema dell’equo compenso è una battaglia che si trascina da anni e, secondo la ministra, deve essere costantemente ribadita. Non basta avere una legge che lo sancisca; è fondamentale che le amministrazioni pubbliche applicheranno rigorosamente questa norma nei bandi di gara, evitando contenziosi dannosi per tutti. Calderone ha affermato: “Io sono ministro del Lavoro, e quindi di tutti i lavoratori, compresi autonomi e professionisti. Professionisti che ribadisco sono centrali per il sistema”. Questo messaggio è particolarmente significativo in un periodo in cui il mondo del lavoro sta cambiando rapidamente, e i professionisti devono essere adeguatamente valorizzati.
Intelligenza artificiale e sicurezza sul lavoro
La ministra ha anche toccato il tema dell’intelligenza artificiale, dichiarando che “è di recente emanazione la legge sull’intelligenza artificiale”. Il ministero del Lavoro è impegnato nell’insediamento di un osservatorio per monitorare l’impatto di questa tecnologia sul mondo del lavoro. Questo osservatorio avrà un ruolo cruciale nel garantire che l’IA venga utilizzata in modo umano-centrico, contribuendo a migliorare le condizioni di lavoro anziché distruggere posti di lavoro. L’impegno del governo è chiaro: l’adozione dell’IA deve avvenire in modo responsabile, tenendo sempre presente il benessere dei lavoratori.
In un’altra parte del suo intervento, Calderone ha annunciato che il governo sta lavorando a un nuovo decreto per la sicurezza sul lavoro, che sarà presto portato in Consiglio dei ministri. Questo decreto prevede interventi significativi per garantire un ambiente di lavoro sicuro, poiché “il lavoro regolare porta lavoro sicuro”. La ministra ha evidenziato che il lavoro sommerso rappresenta un pericolo non solo per la sicurezza dei lavoratori, ma anche per la salute economica del Paese.
Investimenti e manovra economica
Calderone ha espresso soddisfazione per l’allocazione di due miliardi di euro per il lavoro nella Manovra economica. “Avere due miliardi sul lavoro vuol dire dare una dimensione di attenzione a un mercato del lavoro che ci sta consegnando dei numeri importanti”, ha commentato, sottolineando il miglioramento della situazione occupazionale e la diminuzione della disoccupazione. Tuttavia, ha avvertito che c’è ancora molto da fare, in particolare per quanto riguarda i giovani, le donne e i NEET (Not in Education, Employment, or Training).
Uno dei punti focali della Manovra è il sostegno ai rinnovi contrattuali, essenziale per garantire che i professionisti e i lavoratori autonomi possano ricevere un compenso equo per le loro prestazioni. Calderone ha affermato: “Abbiamo messo delle risorse molto importanti sul tema lavoro e produttività, con i rinnovi dei contratti e con interventi per la tassazione agevolata dei premi di risultato”. Questi interventi sono pensati per promuovere una maggiore valorizzazione del lavoro, stimolando la crescita economica e sostenendo le famiglie attraverso misure come la riduzione della seconda aliquota IRPEF.
Infine, la ministra ha evidenziato l’importanza di creare un ambiente lavorativo che permetta alle persone di bilanciare al meglio i propri impegni, contribuendo così a un futuro più equo e sostenibile per il mercato del lavoro italiano. L’obiettivo è costruire un sistema in cui tutti i lavoratori, siano essi autonomi, professionisti o dipendenti, possano godere di diritti e opportunità adeguate.
