Nella serata di venerdì 25 ottobre 2025, un terremoto di magnitudo 4.0 ha colpito l’Irpinia, generando paura e preoccupazione in gran parte della Campania. La scossa, registrata alle 21.49, ha avuto epicentro a Montefredane, in provincia di Avellino, a una profondità di circa 14 chilometri. L’intensità del sisma è stata avvertita non solo nel capoluogo irpino, ma anche in altre città importanti come Napoli, Salerno, Benevento, fino a raggiungere la provincia di Foggia. Sebbene inizialmente non siano stati segnalati danni significativi a cose o persone, la popolazione ha reagito con grande apprensione, riversandosi in strada per cercare sicurezza.
La reazione della comunità
Il sindaco di Montefredane, Ciro Aquino, ha descritto la situazione con toni di preoccupazione, sottolineando la forza della scossa: «È stata una scossa fortissima. Siamo scesi tutti in strada e siamo preoccupatissimi». Nella mattinata dello stesso giorno, un’altra scossa aveva già fatto tremare la zona, rendendo la situazione ancora più allarmante. Il sindaco ha convocato tecnici del Comune per effettuare un sopralluogo nelle frazioni più popolose dell’area e ha annunciato che le scuole rimarranno chiuse il lunedì successivo.
Scosse di assestamento e monitoraggio
A seguito della scossa principale, si sono verificate alcune scosse di assestamento. Tra queste:
- Un evento di magnitudo 2.0 registrato alle 21.59 con epicentro a Prata di Principato Ultra.
- Un secondo di magnitudo 2.4 alle 22.08, nuovamente a Montefredane.
Secondo l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), il fenomeno sismico rientra in uno sciame sismico che ha interessato la zona dell’Avellinese per oltre 24 ore. Già nella giornata precedente, un terremoto di magnitudo 3.6 era stato registrato a Grottole, mentre nella mattinata di venerdì, altre otto scosse, tra cui uno di magnitudo 3.1, si erano concentrate intorno a Montefredane.
La risposta delle autorità
In risposta alla situazione di emergenza, il prefetto di Avellino, Rossana Riflesso, ha convocato un tavolo operativo con le forze dell’ordine e la Protezione Civile per monitorare la situazione e coordinare le operazioni di verifica. Questo tipo di riunioni è fondamentale in situazioni di emergenza, poiché consentono di mettere in atto strategie appropriate per garantire la sicurezza dei cittadini e la gestione delle risorse.
Nel corso della serata, Italo Giulivo, capo della Protezione Civile campana, e Mario Bellizzi, comandante dei Vigili del Fuoco di Avellino, hanno confermato che non risultano danni significativi a edifici o infrastrutture. Tuttavia, le verifiche sono continuate in vari comuni dell’Irpinia per assicurarsi che non ci siano stati effetti collaterali gravi. Anche nella città di Avellino, la scossa ha generato momenti di intensa paura, soprattutto nel centro storico, dove molti cittadini hanno abbandonato locali e ristoranti per rifugiarsi all’aperto.
Le autorità hanno esortato la popolazione alla prudenza, raccomandando di segnalare eventuali crepe o cedimenti strutturali agli uffici comunali o ai Vigili del Fuoco. Questi avvisi sono particolarmente importanti in una zona come quella dell’Irpinia, storicamente soggetta a eventi sismici. La memoria collettiva del terremoto del 1980, che colpì duramente l’Irpinia, rende la popolazione particolarmente sensibile a qualsiasi attività sismica.
Il terremoto di venerdì sera ha così riacceso i timori legati alla sicurezza sismica nella zona, portando le autorità a rimanere vigili e pronte a intervenire. La storia sismica dell’Irpinia è un promemoria costante dell’importanza di una preparazione adeguata e della necessità di informare e sensibilizzare la popolazione riguardo ai comportamenti da adottare in caso di terremoto.
In questo contesto, la Protezione Civile e le forze dell’ordine hanno un ruolo cruciale nel garantire la sicurezza dei cittadini e nel fornire supporto alle comunità colpite. È fondamentale che, nei momenti di emergenza, ci sia una comunicazione chiara e tempestiva da parte delle autorità, affinché la popolazione possa affrontare con maggiore serenità situazioni critiche come quella vissuta venerdì sera.
La scossa di terremoto ha, infine, messo in luce l’importanza della resilienza della comunità. La reazione della popolazione, che ha scelto di uscire in strada per cercare rifugio, dimostra una consapevolezza collettiva riguardo ai rischi sismici e la necessità di mantenere un atteggiamento proattivo di fronte a eventi di questo tipo.
