Veneto: occupazione sopra la media nazionale, ma è tempo di aumentare i salari, soprattutto per le donne

Veneto: occupazione sopra la media nazionale, ma è tempo di aumentare i salari, soprattutto per le donne

Veneto: occupazione sopra la media nazionale, ma è tempo di aumentare i salari, soprattutto per le donne

Matteo Rigamonti

Ottobre 28, 2025

Verona, 7 giugno 2024 – L’occupazione in Veneto cresce, ma le retribuzioni restano bloccate e il divario di genere è ancora netto. Questi i temi al centro dell’assemblea di Manageritalia Veneto, tenutasi oggi all’Hotel Veronesi La Torre di Verona. Manager, imprenditori e rappresentanti delle istituzioni locali si sono confrontati sulle sfide del mercato del lavoro nella regione. A guidare i lavori il presidente Lucio Fochesato e il vicepresidente Manuel Modolo. Tra gli ospiti, Antonio Furlanetto, ceo di Skopìa Anticipation Services, che ha tracciato uno sguardo sul futuro del management e sulle competenze necessarie per affrontare i cambiamenti in corso.

Veneto, lavoro in crescita ma le donne restano indietro

I dati Istat presentati parlano chiaro: il Veneto è una delle regioni più vivaci d’Italia. Il tasso di occupazione arriva al 70,2%, contro il 62,2% della media nazionale. Guardando alle province, Verona si piazza al 17° posto con il 70,6%, mentre Venezia si attesta al 47° con il 68,1%. Ma la differenza tra uomini e donne rimane marcata: a Verona lavora il 78,4% degli uomini contro il 62,6% delle donne; a Venezia il 75,5% degli uomini e il 60,7% delle donne.

Tra i giovani tra i 25 e i 34 anni la situazione migliora un po’: in Veneto l’occupazione raggiunge l’80,8% (89,6% per gli uomini e 71,5% per le donne), superiore alla media nazionale del 68,7%. A Verona la quota è stabile all’80,8%, a Venezia scende al 76,6%. Ma anche qui il divario tra i sessi resta evidente. “La regione sta correndo – ha detto Fochesato – ma non possiamo ignorare che le donne sono ancora indietro, sia per quanto riguarda il lavoro sia per le buste paga”.

Stipendi fermi, il Veneto sotto la media nazionale

Se il lavoro cresce, i salari non seguono lo stesso ritmo. Manageritalia, elaborando dati Inps, ha evidenziato come la paga oraria lorda in Veneto si fermi a 14,70 euro (15,44 per gli uomini e 13,70 per le donne), un valore leggermente sotto la media nazionale di 14,78 euro. Un livello che si avvicina troppo al minimo legale di 9 euro proposto dai sindacati. “Le retribuzioni medie in Veneto – ha sottolineato Fochesato – non rispecchiano il valore reale del lavoro, soprattutto quello femminile”.

Un dato che stona rispetto alla forza del tessuto produttivo locale. “Serve una svolta culturale e strategica – ha aggiunto il presidente di Manageritalia Veneto – per trasformare questa crescita del lavoro in un vero progresso sociale”.

Manager in aumento, ma con differenze sul territorio

I dirigenti in Veneto sono cresciuti dell’1,4% nell’ultimo anno: oggi sono 8.684, di cui 7.279 uomini e 1.405 donne. Cinque province su sette registrano un segno più: Padova (+5,2%), Vicenza (+3,5%), Verona (+3,4%) e Treviso (+1,3%). Male invece Rovigo (-0,7%) e soprattutto Venezia, che perde il 10,9%, una flessione definita “preoccupante” da alcuni partecipanti.

Nel corso della mattinata si è parlato anche delle difficoltà delle aziende a trattenere i talenti e della necessità di politiche mirate per valorizzare le competenze femminili nei ruoli di vertice. “Solo investendo in formazione e pari opportunità – ha detto Modolo – potremo davvero ridurre il divario”.

Guardare avanti: il futuro del management

Il futuro è stato al centro dell’intervento di Antonio Furlanetto. “Bisogna prepararsi a più futuri – ha detto – perché i cambiamenti corrono veloci. Ai manager serve una visione più ampia e la capacità di adattarsi”. Non basta più gestire quello che c’è, ha aggiunto, “bisogna anticipare i trend e cogliere i segnali più deboli”.