Indagini della Finanza: pagamenti misteriosi a Venditti svelano retroscena su Garlasco

Indagini della Finanza: pagamenti misteriosi a Venditti svelano retroscena su Garlasco

Indagini della Finanza: pagamenti misteriosi a Venditti svelano retroscena su Garlasco

Matteo Rigamonti

Novembre 1, 2025

Milano, 4 giugno 2024 – È una pista che porta lontano quella seguita dalla Guardia di Finanza di Brescia nell’inchiesta per corruzione che coinvolge Giuseppe Sempio, 71 anni, padre di Andrea Sempio, indagato per l’omicidio di Chiara Poggi a Garlasco. Al centro delle indagini ci sono pagamenti occulti a persone diverse dagli avvocati. Secondo un’informativa depositata agli atti, nel 2017 sarebbero stati fatti versamenti non tracciati a soggetti estranei ai legali di fiducia, tra cui spunta il nome dell’ex procuratore di Pavia, Mario Venditti.

Pagamenti nascosti, un mistero da sbrogliare

Nel documento, la Guardia di Finanza sottolinea: «Le modalità descritte lasciano pensare a pagamenti nascosti rivolti a persone diverse dagli avvocati, contrariamente a quanto affermato da Giuseppe Sempio». Questa frase ha spinto la procura di Brescia, guidata da Francesco Prete e dalla pm Claudia Moregola, a scavare a fondo nei flussi di denaro legati al caso di Garlasco.

L’attenzione degli investigatori si concentra su una serie di movimenti tra il 2017 e il 2023. Tra le intercettazioni ambientali, una fa emergere una conversazione tra i membri della famiglia Sempio. Giuseppe, parlando, avrebbe detto: «Adesso dobbiamo trovare il modo di pagare quei signori lì». Alla domanda della moglie su chi fossero, la risposta è stata evasiva: «Eh, portare i soldi all’avvocato visto che escono…». Ma la discussione si è spostata presto su come effettuare pagamenti senza lasciare tracce, coinvolgendo anche le zie di Andrea, Ivana e Silvia, e il marito di quest’ultima.

Avvocati sotto la lente e perquisizioni mirate

Già a ottobre scorso, durante le prime perquisizioni a carico di Venditti e della famiglia Sempio, la Guardia di Finanza di Brescia aveva annotato: «Dalle intercettazioni ambientali emerge un chiaro riferimento ai presunti pagamenti fatti dalla famiglia Sempio ai legali di fiducia», compreso l’allora difensore Massimo Lovati. Ma gli inquirenti ritengono che non tutti i soldi siano finiti agli avvocati.

Il luogotenente Davide Canalicchio ha scritto nella sua relazione che «si faceva esplicito riferimento alle zie di Andrea Sempio» come possibili intermediari dei pagamenti. Un dettaglio che ha rafforzato l’ipotesi di pagamenti nascosti, studiati per non lasciare tracce evidenti.

Assegni tracciabili, ma non basta

Gli assegni intestati ai Sempio risultano regolari e tracciabili. Tuttavia, gli investigatori hanno trovato tracce di tentativi di aggirare i controlli bancari con altri metodi di pagamento. Il 26 settembre scorso, la Guardia di Finanza ha fatto nuovi blitz nelle abitazioni di Venditti e della famiglia Sempio. L’obiettivo era trovare prove che confermassero o smentissero il versamento di denaro per “insabbiare” l’indagine su Andrea Sempio, chiusa nel 2017.

Dagli atti emerge che la somma in ballo sarebbe tra i 20 e i 30mila euro, anche se non c’è ancora una conferma ufficiale sull’entità totale dei presunti pagamenti. Gli investigatori stanno passando al setaccio conti, movimenti e conversazioni per ricostruire ogni passaggio.

Una storia che torna a far parlare Garlasco

Il caso arriva in un momento già delicato. L’omicidio di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007, ha attraversato anni di colpi di scena e tensioni. Ora l’attenzione è puntata sulle possibili pressioni per indirizzare le indagini o favorire archiviazioni.

Fonti vicine alla difesa ribadiscono che «tutti i pagamenti sono stati fatti in modo chiaro e trasparente». Dalla procura, invece, si sottolinea la necessità di «controllare ogni dettaglio». Intanto, a Garlasco, la vicenda tiene banco. In piazza Repubblica e via Roma, tra la gente si sente spesso ripetere: «Speriamo venga fuori la verità». Lo dice un commerciante del centro, con un filo di preoccupazione.

Il futuro dell’inchiesta: verità o ombre?

Nei prossimi giorni sono previste nuove audizioni e l’analisi approfondita dei documenti sequestrati. Gli inquirenti vogliono capire se ci sono stati davvero pagamenti nascosti e quale ruolo ha avuto l’ex pm Venditti nella gestione del fascicolo su Andrea Sempio. Solo allora si potrà capire se quei soldi servivano davvero a influenzare la giustizia o se, come sostiene la difesa, si tratta di normali onorari legali.

Per ora resta solo un sospetto e una domanda che pesa sulle carte: chi sono davvero “quei signori lì”?