Milano, 27 ottobre – Piazza Affari chiude ottobre con un piccolo passo indietro: l’ultima seduta della settimana si è chiusa con un calo dello 0,06%, a 43.175 punti. La giornata era partita bene, con un mercato vivace, ma dopo l’apertura di Wall Street l’indice Ftse Mib ha virato in rosso, riflettendo i dubbi che continuano a pesare sui mercati globali e qualche presa di profitto su titoli importanti.
Scambi in aumento, spread stabile
Il controvalore degli scambi ha superato i 3,5 miliardi di euro, uno dei migliori risultati degli ultimi giorni. Un segnale, secondo alcuni operatori, di una certa voglia di muoversi da parte degli investitori, anche se la prudenza resta. Sul fronte obbligazionario, lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 10 anni è rimasto fermo a 75,1 punti base. Il rendimento del titolo italiano è sceso al 3,39% (-0,4 punti), quello tedesco è a 2,64% (-0,1 punti). In leggero rialzo il decennale francese, che si porta al 3,42% (+0,9 punti).
Prese di beneficio pesano su alcuni titoli
Tra i grandi nomi del listino milanese, la giornata ha visto vendite su alcune blue chip. Tim ha perso il 2,33%, mentre Intesa Sanpaolo ha lasciato sul terreno il 2,23%, dopo risultati dei primi nove mesi che non hanno convinto del tutto il mercato. In rosso anche Hera (-1,92%) e Italgas (-1,62%), che erano saliti il giorno prima grazie ai conti trimestrali e al nuovo piano strategico fino al 2031. Hanno chiuso in calo anche Unipol (-1,25%), Brunello Cucinelli (-1,17%) e Saipem (-0,97%).
“Dopo i rialzi recenti era normale vedere qualche presa di profitto,” spiega un trader milanese contattato da alanews.it. “I dati economici restano incerti e molti preferiscono mettere al sicuro i guadagni, in attesa di capire cosa succederà nelle prossime settimane.”
Qualche titolo in controtendenza
Sul fronte opposto, brilla la performance di Interpump, che ha guadagnato il 4,29%. Il titolo ha trovato forza grazie alle raccomandazioni positive di Equita Sim, che ne consiglia l’acquisto in vista dei risultati attesi il 14 novembre e delle indiscrezioni su possibili operazioni straordinarie. Bene anche Prysmian (+2,04%), che si è ripreso dopo il calo del giorno prima legato ai conti trimestrali.
Nel settore auto, risultati contrastanti: Ferrari ha chiuso in rialzo dell’1,4%, mentre Stellantis ha perso lo 0,76%. Tra le banche, in evidenza Unicredit (+1,39%), mentre hanno mosso poco Banco Bpm (+0,6%), Popolare di Sondrio (+0,55%) e Bper Banca (+0,49%).
Energia in attesa di Opec+
Poco mossa Eni, in leggero progresso dello 0,15%, in una giornata con il prezzo del greggio praticamente stabile. Gli occhi degli operatori sono puntati sull’incontro online tra i paesi dell’Opec+, in programma tra due giorni. Dal summit potrebbero arrivare decisioni su un possibile aumento della produzione giornaliera.
Mercati in stand-by in vista delle prossime mosse
Gli investitori restano cauti, in attesa dei dati economici e delle decisioni delle banche centrali. “L’atmosfera è incerta,” confida un gestore di portafoglio milanese. “Tutto dipenderà da quello che arriverà dagli Stati Uniti e dall’andamento dei tassi in Europa.”
In definitiva, anche se nessuno lo dice apertamente, tra gli operatori si respira una fase di attesa: scambi attivi, ma senza grandi scossoni, con una volatilità che potrebbe tornare a salire nelle prossime settimane. Per ora, Piazza Affari chiude ottobre sostanzialmente stabile, in attesa di nuovi segnali dai mercati globali.
