Pichetto al G7: l’equilibrio tra tutela ambientale e competitività è fondamentale

Pichetto al G7: l'equilibrio tra tutela ambientale e competitività è fondamentale

Pichetto al G7: l'equilibrio tra tutela ambientale e competitività è fondamentale

Giada Liguori

Novembre 1, 2025

Toronto, 30 maggio 2024 – Il ministro dell’Energia e dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin ha ribadito oggi, durante il G7 Energia e Ambiente a Toronto, il ruolo chiave del gruppo nel dare risposte concrete alle sfide globali. In un momento segnato da instabilità internazionale, ha detto il ministro, i Paesi membri devono fornire soluzioni pratiche su temi come sicurezza energetica, competitività e tutela dell’ambiente. L’obiettivo è garantire un futuro più sicuro e resistente per le generazioni di oggi e di domani.

Italia al fianco dell’Ucraina: la sicurezza energetica come priorità

Nel suo intervento, Pichetto Fratin ha rimarcato il sostegno italiano al governo e alla popolazione ucraina, soprattutto per la sicurezza energetica, messa a dura prova dagli ultimi attacchi. “Abbiamo parlato con la ministra dell’Energia ucraina, Svitlana Hrynchuk, su come fornire un aiuto concreto per affrontare l’emergenza invernale”, ha raccontato, riferendosi ai colloqui recenti. L’obiettivo non è solo la ricostruzione futura, ma anche mantenere intatte le infrastrutture energetiche ucraine nel presente.

Fonti del ministero spiegano che l’Italia sta valutando forme di assistenza tecnica e logistica, oltre a rafforzare la cooperazione bilaterale nel settore delle reti elettriche. “Il compito di questo gruppo – ha sottolineato Pichetto Fratin – è dare risposte non solo alle nostre comunità, ma anche a quelle che condividono i nostri valori”.

Innovazione e tecnologia senza pregiudizi: la strada del G7

Il ministro ha poi posto l’accento sulla necessità di una vera neutralità tecnologica e sull’importanza dell’innovazione nelle scelte dei Paesi del G7. “Parlo sia da ministro dell’Energia che dell’Ambiente”, ha detto, “perché oggi queste due sfere sono inseparabili”. Tra gli esempi portati, i sistemi satellitari per prevedere eventi estremi, la spinta ai biocarburanti come strumento per una decarbonizzazione sostenibile e la collaborazione sull’energia da fusione, tema su cui l’Italia vuole imprimere una svolta decisiva.

“Qui a Toronto abbiamo confermato il gruppo di lavoro G7 sull’energia da fusione, nato proprio su iniziativa italiana”, ha spiegato il ministro. Secondo fonti diplomatiche, questo potrebbe accelerare i progetti pilota già in corso in Europa e Nord America.

Intelligenza artificiale e minerali critici: gli accordi più importanti

Tra i risultati concreti del vertice, Pichetto Fratin ha citato una serie di impegni condivisi: il Piano di lavoro su Energia e Intelligenza Artificiale, la Roadmap sui minerali critici, la dichiarazione congiunta sullo sviluppo dell’energia nucleare e da fusione e il Piano d’Azione per la sicurezza dei sistemi energetici. “Sono tutti impegni fortemente voluti dall’Italia”, ha sottolineato, “perché servono a ridurre i costi dell’energia, una priorità se vogliamo unire crescita e transizione”.

Delegati italiani presenti a Toronto raccontano di un confronto acceso soprattutto sul tema dei minerali critici, fondamentali per la transizione digitale ed energetica. La roadmap punta a una cooperazione più stretta tra i Paesi G7 per garantire approvvigionamenti sicuri e sostenibili.

Transizione energetica: la sfida di coniugare crescita e sostenibilità

Sul tavolo del G7 è finita anche la questione della competitività industriale. “Abbassare i costi dell’energia – ha spiegato Pichetto Fratin – è essenziale per mantenere le nostre economie attrattive senza rinunciare agli obiettivi climatici”. Un equilibrio delicato che, secondo il ministro, richiede “scelte pragmatiche” e investimenti mirati nella ricerca legata all’economia circolare.

Il vertice di Toronto si chiude domani. In programma ci sono ancora incontri bilaterali e una sessione dedicata alle strategie comuni per affrontare i rischi legati agli eventi climatici estremi. “Solo allora – confida un funzionario italiano – si potrà capire se le promesse di oggi si tradurranno in azioni concrete nei prossimi mesi”.