Truffa dello scontrino bancomat: come svuotano il conto in un attimo

Truffa dello scontrino bancomat: come svuotano il conto in un attimo

Truffa dello scontrino bancomat: come svuotano il conto in un attimo

Matteo Rigamonti

Novembre 4, 2025

Lecce, 4 novembre 2025 – Una donna di 78 anni di Galatina ha perso i risparmi di una vita in poche ore, subito dopo un prelievo allo sportello automatico di una filiale Unicredit in via XX Settembre. Il motivo? La famigerata “truffa dello scontrino bancomat”, un raggiro che negli ultimi mesi sta colpendo duramente il Sud Italia, in particolare la Puglia. I Carabinieri di Lecce hanno ricostruito la vicenda: la donna aveva gettato la ricevuta del prelievo nel cestino vicino all’ATM. Poco dopo, è stata chiamata da un uomo che si è spacciato per un operatore della banca, allarmandola su un presunto “accesso anomalo” al conto.

Truffa dello scontrino bancomat: come funziona il raggiro

Gli investigatori spiegano che il meccanismo è semplice ma efficace. I truffatori si piazzano vicino agli sportelli bancomat e osservano i clienti distratti. Appena qualcuno butta via lo scontrino, lo recuperano. “Su quella ricevuta – dice il maresciallo Marco De Santis, del comando provinciale – ci sono informazioni come parte del numero della carta, il saldo residuo e il codice identificativo dell’ATM. Se combinate con altri dati, possono risalire facilmente all’identità del titolare”.

A questo punto scatta la seconda fase. Il truffatore telefona alla vittima, fingendo di essere un dipendente della banca. Con un tono rassicurante, parla di “movimenti sospetti” o “accessi strani”, cercando di farsi confermare dati personali o bancari. “Bastano poche risposte date in buona fede – aggiunge De Santis – e i malviventi riescono a entrare nel conto corrente”. Nel caso della signora di Galatina, i soldi sono spariti in meno di venti minuti.

Puglia, terra di truffe: il fenomeno in crescita

Negli ultimi tre mesi, i Carabinieri di Lecce hanno ricevuto almeno 40 denunce simili tra la città e la provincia. “Ogni settimana arrivano nuove segnalazioni – conferma il tenente Giuseppe Rizzo – soprattutto da persone anziane”. Il problema non riguarda solo Lecce: episodi analoghi sono stati registrati anche a Brindisi, Taranto e Bari.

La Puglia è una delle regioni più colpite da questa truffa. Una recente indagine della Federconsumatori regionale rivela che il 70% delle vittime ha più di 65 anni e spesso non usa servizi digitali come notifiche push o home banking. “I truffatori puntano proprio sulla poca familiarità con la tecnologia”, spiega Maria Antonietta Russo, presidente regionale dell’associazione.

Difendersi dalla truffa: i consigli da non dimenticare

Gli esperti e le forze dell’ordine sono chiari: mai lasciare lo scontrino al bancomat. Meglio conservarlo o distruggerlo subito dopo l’operazione. Mai fornire dati personali o bancari via telefono, SMS o email, anche se chi chiama dice di essere della banca. “Le banche non chiedono mai queste informazioni per telefono”, ricorda Russo.

Altri consigli utili: attivare le notifiche per ogni movimento sul conto e controllare spesso l’estratto conto. In caso di dubbi, chiamare subito la propria filiale o il 112. “Meglio fare una telefonata in più che perdere tutto”, sottolinea il maresciallo De Santis.

Paura e allerta tra i cittadini

Nel quartiere dove è successo l’ultimo episodio, la notizia ha fatto rapidamente il giro. “Non avrei mai pensato che uno scontrino potesse essere così pericoloso”, confida un pensionato che frequenta spesso quella filiale. Alcuni residenti raccontano di aver visto persone aggirarsi vicino agli sportelli negli orari di punta. “Da oggi terrò sempre con me la ricevuta”, promette una signora in fila davanti all’ATM.

Le forze dell’ordine invitano a segnalare subito ogni sospetto e a mettere in guardia parenti e amici, soprattutto gli anziani. “La prevenzione – ribadiscono i carabinieri – è la migliore difesa contro queste truffe”.

Foto copertina: Pixabay/Peggy und Marco Lachmann-Anke