Università

MONTI E PROFUMO TAGLIANO IL DIRITTO ALLO STUDIO E GLI STUDENTI / IL SINDACATO DEGLI UNIVERSITARI LANCIA UNA TRE GIORNI DI PROTESTE E OCCUPAZIONI IN TUTTA ITALIA

By 4 Febbraio 2013No Comments

 

Dopo l’allarme lanciato dall’UDU riguardo il Decreto Ministeriale che Il Governo Monti sta tentando di far approvare sotto banco cercando di colpire ancora una volta il diritto allo studio, e dopo le maldestre giustificazioni del Ministero, il sindacato degli universitari lancia una tre giorni di mobilitazioni in tutta Italia. Occupazioni, assemblee e proteste da Trento a Catania partendo dalle residenze universitarie.

Michele Orezzi, Coordinatore dell’Unione degli Universitari, dichiara: “Il nuovo decreto ministeriale che il Governo dimissionario vorrebbe approvare a giorni prevede una forte diminuzione del numero di studenti che potranno ricevere la borsa di studio, una diminuzione dell’importo delle borse e la creazione di vere e proprie discriminazioni tra studenti del nord, del centro e del sud.”

Continua Orezzi: “Dopo il crollo delle immatricolazioni e del numero di iscritti riconosciuto ora anche dal CUN, il Governo si accanisce contro i più deboli ed attacca un diritto costituzionale. Ancora una volta i giovani, il diritto allo studio e il futuro di migliaia di studenti non sono una priorità per i nostri Governanti.

Per questo motivo partirà da domani una tre giorni di proteste, occupazioni e manifestazioni in tutta Italia. Occuperemo le residenze universitarie a qualsiasi latitudine e faremo assemblee in cui spiegheremo a tutti gli studenti l’ennesimo attacco che vogliono sferrare alla cieca ai nostri diritti.”

 

“I tagli all’università hanno massacrato per anni gli studenti e le loro famiglie, ostacolando sempre più i meritevoli ma privi di mezzi nel loro percorso di formazione che dovrebbe esser garantito dalla Costituzione.

Adesso basta. Saremo noi e tutti gli studenti italiani a fermare questo scempio e a difendere  da quest’ennesimo attacco il nostro diritto allo studio e la nostra idea di università pubblica e per tutti.”