La storia del suono: folk d’epoca e l’amore che sfida il tempo

La storia del suono: folk d'epoca e l'amore che sfida il tempo
Il film “The History of Sound”, diretto dal regista sudafricano Oliver Hermanus, sta attirando l’attenzione al Festival di Cannes, dove è attualmente in concorso. Adattato dall’omonimo racconto di Ben Shattuck, il film si distingue per la sua colonna sonora ricca di musica folk d’epoca, che funge da sfondo alla delicata storia d’amore tra due giovani musicisti. La distribuzione in Italia è affidata a Universal Pictures, il che promette di portare questa opera toccante anche al pubblico italiano.
La trama e i protagonisti
La trama si sviluppa nel contesto del primo Novecento, più precisamente nel 1916, quando si intrecciano le vite di Lionel, interpretato da Paul Mescal, e David, interpretato da Josh O’Connor. Lionel è un giovane cantante di talento originario del Kentucky, la cui vita è stata influenzata dalle melodie che il padre suonava sul portico di casa. Le sue abilità musicali sono così affinate che riesce a tradurre in note ogni suono che lo circonda, dalle rane che cantano alle gocce di pioggia. Questo legame profondo con la musica lo spinge a lasciare la sua fattoria nel 1917 per frequentare il Boston Music Conservatory.
A Boston, Lionel incontra David, uno studente di composizione musicale. La loro relazione si sviluppa in un contesto di grande tensione, poiché David viene presto arruolato per partecipare alla Prima Guerra Mondiale. Questo incontro tra i due giovani non è solo un momento di scoperta artistica, ma anche una profonda connessione emotiva che esplora i temi dell’amore omosessuale, un argomento trattato con delicatezza e rispetto nel film. La guerra funge da sfondo drammatico, accentuando il senso di urgenza e vulnerabilità della loro relazione.
Un viaggio di scoperta
Nel 1920, dopo la fine della guerra, Lionel e David intraprendono un viaggio nel New England rurale, armati di un proto-registratore a rulli. Questa avventura di tre mesi ha lo scopo di raccogliere canzoni popolari, un’attività che non solo mira a preservare la cultura musicale per le generazioni future, ma che diventa anche un modo per esplorare le loro identità e il loro legame. Le foreste e le isole del Maine offrono uno scenario mozzafiato, contribuendo all’atmosfera nostalgica e intima del film.
Tuttavia, il destino dei due protagonisti è segnato da scelte difficili. Dopo due anni, Lionel si trasferisce in Europa, dove inizia una nuova vita di successo. Qui, sperimenta un nuovo amore eterosessuale, ma il ricordo di David persiste, creando un conflitto interiore che lo porterà a intraprendere un viaggio di scoperta personale. Questo aspetto della trama sottolinea la complessità delle relazioni umane e l’impatto duraturo dei legami passati.
Le sfide della produzione
Oliver Hermanus, parlando del progetto, ha rivelato le difficoltà nel trovare finanziamenti per un film di così ampio respiro. “È stato difficile convincere le persone a investire in un film costoso come questo”, ha dichiarato il regista. “Si tratta di un’opera d’epoca che richiedeva una ricostruzione accurata e ci ha costretti a viaggiare in tutto il mondo.” Il film ha subito ritardi significativi, in parte dovuti a questioni di budget, ma l’ascesa della carriera di Paul Mescal e Josh O’Connor ha contribuito a dare la spinta necessaria per realizzare il progetto.
Hermanus ha anche affrontato le sfide logistiche del girare in diverse location, dal Regno Unito all’Italia. “Girare in tanti posti diversi è stato sicuramente difficile, richiede un investimento significativo”, ha continuato. “Inizialmente, abbiamo considerato di tagliare alcune scene o di girarle negli Stati Uniti, ma alla fine abbiamo deciso di mantenere la visione originale del film.”
Un interessante dettaglio riguardante i due attori principali è che Paul Mescal sarà presto Paul McCartney nel biopic sui Beatles diretto da Sam Mendes, mentre Josh O’Connor è parte del cast di “The Mastermind” di Kelly Reichardt, anch’esso presentato a Cannes. Questi progetti evidenziano il talento crescente di entrambi gli attori, che stanno guadagnando sempre più rilevanza nel panorama cinematografico internazionale.
“The History of Sound” non è solo un film sulla musica, ma è anche una riflessione profonda su amore, identità e memoria. Con il suo mix di elementi storici e relazioni personali, offre uno sguardo unico su un’epoca in cui la musica folk rappresentava non solo una forma di intrattenimento, ma anche un mezzo di espressione culturale e di connessione umana. La narrazione delicata e poetica di Hermanus invita il pubblico a immergersi in un viaggio che esplora il potere della musica e dell’amore, rendendo la visione di questo film un’esperienza indimenticabile.