Martone e Golino: appello urgente al supporto delle istituzioni per il cinema

Martone e Golino: appello urgente al supporto delle istituzioni per il cinema
Nel contesto del Festival di Cannes, uno dei più prestigiosi eventi cinematografici al mondo, si è accesa una luce sul cinema italiano, non solo per l’unico film nazionale in concorso per la Palma d’Oro, “Fuori” di Mario Martone, ma anche per la situazione critica che sta attraversando il nostro settore cinematografico. La presenza di Martone, della sceneggiatrice Ippolita De Majo, della protagonista Valeria Golino e di altri membri del cast ha portato alla ribalta un appello urgente rivolto alle istituzioni, sottolineando la necessità di interventi immediati per salvaguardare l’industria cinematografica italiana.
la stagnazione del settore cinematografico
Martone ha espresso la sua preoccupazione per la stagnazione del settore, evidenziando che “i film che sono parte di un’industria del cinema non stanno partendo”. Questa affermazione non è solo una lamentela, ma una denuncia di una situazione che richiede attenzione e azioni concrete. Con il suo stile diretto e appassionato, il regista ha dichiarato:
- “Si correggano le cose da correggere.”
- “Si può fare certamente meglio e se lo faranno di concerto anche con noi lo sarà ancora di più.”
- “È importante che accada presto perché i tecnici, le maestranze e tutto il resto, non solo registi e attori, hanno bisogno di lavorare.”
Queste parole risuonano forti in un momento in cui il cinema italiano sta affrontando sfide considerevoli, tra cui la crisi economica e la crescente concorrenza delle piattaforme di streaming.
un dialogo costruttivo con le istituzioni
La lettera-appello firmata da Martone e altri membri del settore ha messo in luce la necessità di un dialogo costruttivo con le istituzioni. La sottosegretaria alla Cultura, Lucia Borgonzoni, ha dimostrato di ascoltare le istanze del mondo del cinema, annunciando la sua presenza alla premiere di “Fuori”. Questo gesto è stato interpretato come un segnale di apertura, ma, come ha sottolineato Golino, “la nostra richiesta è di essere ascoltati oltre che ascoltare”. La protagonista del film ha aggiunto che è fondamentale “smettere di inquadrare tutto per gabbie politiche”. Le parole di Golino riflettono un desiderio di superare le divisioni ideologiche e concentrarsi sulle questioni reali che affliggono l’industria.
l’importanza della solidarietà nel settore
Pupi Avati, un veterano del cinema italiano, ha sollevato la voce in modo particolarmente forte, diventando un portavoce delle preoccupazioni del settore. La sua frustrazione e il suo impegno nel richiamare l’attenzione sui problemi del cinema non sono solo personali, ma rappresentano un sentimento condiviso da molti professionisti del settore. Martone ha evidenziato l’importanza di questa solidarietà, sottolineando che non si tratta di “gabbie, schermaglie ideologiche ma di problemi reali”. La diversità di opinioni e esperienze all’interno del mondo del cinema italiano deve essere vista come un’opportunità per trovare soluzioni condivise.
Un aspetto che emerge chiaramente dalle dichiarazioni di Martone, Golino e De Majo è la fiducia nel dialogo. La sceneggiatrice ha concluso il suo intervento con una nota di ottimismo, affermando: “Sono fiduciosa che un dialogo è possibile”. Questa apertura al confronto è fondamentale per affrontare le sfide attuali e prospettiche dell’industria cinematografica. La crisi economica causata dalla pandemia ha avuto un impatto devastante su molte produzioni e ha portato a una lenta ripresa, rendendo ancora più urgente il richiamo a un intervento istituzionale.
La situazione del cinema italiano non è nuova; da anni si parla di difficoltà nella distribuzione, mancanza di fondi adeguati e scarsa visibilità sui mercati internazionali. Tuttavia, l’appello di Martone e del suo team arriva in un momento cruciale, quando l’industria ha bisogno di essere ristrutturata e supportata. Le istituzioni devono comprendere che il cinema non è solo un’arte, ma anche un’industria che genera lavoro e cultura. La valorizzazione del nostro patrimonio cinematografico è essenziale non solo per il rilancio della produzione, ma anche per la promozione dell’Italia nel mondo.
In questo contesto, è importante ricordare che la cultura è un bene collettivo e, come tale, deve essere sostenuta da politiche pubbliche adeguate. La richiesta di ascolto e dialogo da parte degli artisti e dei professionisti del settore è un invito a riflettere sulle priorità del governo in materia di cultura e creatività. La sinergia tra istituzioni e professionisti è fondamentale per costruire un futuro per il cinema italiano, un futuro che possa essere luminoso e ricco di opportunità.
Martone e Golino, con il loro impegno e la loro passione, rappresentano una voce autorevole in questo dibattito, e la loro richiesta di attenzione non è solo un desiderio personale, ma un appello a una comunità intera che merita di essere ascoltata e supportata nel suo lavoro. La speranza è che questa iniziativa possa portare a risultati concreti, affinché il cinema italiano possa tornare a brillare sulla scena internazionale, continuando a raccontare storie che parlano della nostra cultura e delle nostre esperienze.