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Morte sub: indagini sul titolare della ditta di recupero

Morte sub: indagini sul titolare della ditta di recupero

Morte sub: indagini sul titolare della ditta di recupero

La recente tragedia che ha colpito il mondo del lavoro subacqueo ha attirato l’attenzione legale e mediatica, dopo la morte di Rob Cornelis Huijben, un sommozzatore olandese, avvenuta durante le operazioni di recupero del veliero Bayesian. Questo veliero era naufragato ad agosto a Porticello, in Sicilia. Gli inquirenti della Procura di Termini Imerese hanno iscritto nel registro degli indagati il legale rappresentante della Smith & Savage, la ditta per cui Huijben lavorava, formulando l’ipotesi di omicidio colposo e violazione delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.

Le indagini e le responsabilità

L’iscrizione nel registro degli indagati è un atto dovuto, effettuato prima dell’autopsia sul corpo del sub. Questo passo evidenzia la responsabilità del titolare della società olandese per la sicurezza degli operatori subacquei coinvolti. La morte di Huijben ha sollevato interrogativi su come vengono gestite le operazioni subacquee e quali protocolli di sicurezza vengano seguiti, specialmente in situazioni di emergenza.

Le operazioni di recupero del veliero Bayesian, affondato al largo di Porticello, hanno subito un rallentamento e una ristrutturazione, ora caratterizzate dall’impiego di robot sottomarini al posto dei sommozzatori. Questa evoluzione tecnologica, sebbene possa aumentare la sicurezza, ha anche sollevato dubbi riguardo al rischio di affidarsi esclusivamente a macchinari automatizzati in situazioni delicate.

La situazione attuale

La Smith & Savage, insieme alla Hebo, proprietaria delle gru Lift 10 e Lift 2 impiegate nel recupero, ha visto messa in discussione la propria gestione della sicurezza. Il titolare della Smith & Savage ha nominato un consulente di parte per assistere all’esame autoptico del sub, un passo necessario per garantire trasparenza legale e una difesa adeguata in caso di sviluppi futuri nell’inchiesta.

Il naufragio del Bayesian è avvenuto in agosto, quando il veliero, che navigava in acque siciliane, ha subito un’improvvisa avaria. Da allora, le operazioni di recupero sono state caratterizzate da difficoltà tecniche e condizioni meteorologiche avverse. La decisione di utilizzare robot sottomarini, per quanto innovativa, evidenzia le sfide che le aziende di recupero devono affrontare.

Le implicazioni per la sicurezza subacquea

L’ipotesi di omicidio colposo solleva interrogativi sul quadro normativo che regola le operazioni subacquee in Italia. Le normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare quelle riguardanti le attività subacquee, sono state rafforzate nel corso degli anni. Tuttavia, la loro applicazione pratica e il rispetto delle procedure di sicurezza rimangono cruciali.

Le inchieste come quella in corso a Termini Imerese sono fondamentali per garantire che le aziende rispettino tali norme e per prevenire future tragedie. La comunità subacquea e i colleghi di Huijben sono sconvolti dalla sua morte. Un sommozzatore esperto, Huijben era molto rispettato nel suo campo. La perdita di un professionista del suo calibro non colpisce solo chi lo conosceva, ma solleva preoccupazioni più ampie riguardo alla sicurezza e alla protezione dei lavoratori in ambienti estremi.

Le autorità competenti sono ora chiamate a garantire che le indagini vengano condotte in modo approfondito e imparziale, al fine di fare chiarezza sulle responsabilità coinvolte e per assicurare che simili incidenti non si ripetano in futuro. La sicurezza sul lavoro, in particolare in settori ad alto rischio come quello subacqueo, deve rimanere una priorità fondamentale.

Mentre si attende di conoscere ulteriori dettagli sull’indagine e sull’esito delle autopsie, la comunità marittima e subacquea rimane in attesa di risposte. Il recupero del Bayesian, previsto per la prima settimana di giugno, non è solo un’operazione tecnica, ma un momento di riflessione sulla sicurezza e sul rispetto della vita umana in un ambiente di lavoro spesso sottovalutato. La tragedia di Rob Cornelis Huijben deve servire da monito per migliorare le pratiche di sicurezza e proteggere coloro che operano nelle profondità del mare.