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Cate Blanchett: un appello urgente per sostenere i registi in esilio

Cate Blanchett: un appello urgente per sostenere i registi in esilio

Cate Blanchett: un appello urgente per sostenere i registi in esilio

Il Festival di Cannes ha assunto un ruolo fondamentale nel panorama cinematografico internazionale, diventando un’importante piattaforma per la libertà creativa degli artisti. Quest’anno, il festival ha visto la partecipazione di figure di spicco che hanno utilizzato la loro visibilità per affrontare questioni critiche. Tra queste, Cate Blanchett ha chiuso l’evento con un messaggio potente e urgente, dimostrando come il cinema possa essere un veicolo di cambiamento e consapevolezza.

Il messaggio di Cate Blanchett

Cate Blanchett, ambasciatrice dell’UNHCR, ha fatto da portavoce per il Displacement Film Fund, un’iniziativa volta a finanziare i progetti di registi esuli. Questa categoria di artisti è in crescita a causa delle crisi politiche e delle guerre in diverse parti del mondo. “Essere qui a Cannes è una tradizione, ma questa volta non sono qui per presentare un film, ma per sostenere un’iniziativa fondamentale”, ha dichiarato Blanchett.

L’attrice ha sottolineato l’importanza dei festival cinematografici nel promuovere opere di registi che lavorano in condizioni estremamente difficili. Ha affermato che la sfida è garantire che questi film siano visibili e riescano a superare le barriere, diventando parte del discorso mainstream.

Progetti significativi sostenuti dal fondo

Tra i progetti più significativi sostenuti dal Displacement Film Fund, troviamo:

  1. Mohammad Rasoulof: Regista iraniano costretto a rifugiarsi in Germania, il suo film “Il seme del fico sacro” ha vinto il Premio speciale della giuria al Festival di Cannes 2024.
  2. Shahrbanoo Sadat: Regista che ha recentemente lasciato Kabul per cercare sicurezza in Germania.
  3. Maryna Er Gorbach: La regista ucraina ha presentato “Silk Road”, un road movie che racconta la storia di una giovane donna ucraina la cui vita è stata stravolta dalla guerra.

Blanchett ha dichiarato: “Il nostro obiettivo è trovare modi per sostenere questi artisti esiliati. Vivono esperienze di esilio che sono dolorose e complesse, ma hanno la capacità di creare film straordinari”.

Il potere del cinema

Cate Blanchett ha evidenziato come la deportazione possa sconvolgere le carriere artistiche, ma non diminuisce la spinta a raccontare storie urgenti e umane. “In un’epoca di crescente divisione, il cinema rappresenta una potente controforza per ricordarci la nostra comune umanità”, ha affermato.

Attualmente, Blanchett è nel bel mezzo di un periodo frenetico, avendo recentemente recitato in diversi film e continuando a sostenere i diritti degli artisti esuli. La sua dedizione a queste cause dimostra come il cinema possa essere un potente strumento di cambiamento e consapevolezza, portando alla luce storie che meritano di essere raccontate.