I gatti domestici in Europa: una storia sorprendente di arrivi tardivi

La storia dei gatti domestici in Europa si arricchisce di nuovi dettagli grazie a recenti studi pubblicati sulla piattaforma bioRxiv. Gli autori, Marco De Martino e Claudio Ottoni dell’Università di Roma Tor Vergata, insieme a Sean Doherty dell’Università di Exeter, hanno messo in discussione le teorie pregresse riguardo all’arrivo di questi animali nel nostro continente. Tradizionalmente, si pensava che i gatti domestici avessero iniziato a coabitare con gli esseri umani in Europa circa 10.000 anni fa, durante il periodo Neolitico. Tuttavia, le nuove scoperte suggeriscono una realtà molto diversa.

Le ondate di arrivo dei gatti domestici in Europa

Attraverso l’analisi di materiale genetico e datazioni al radiocarbonio provenienti da quasi 100 siti archeologici in Europa e Nord Africa, i ricercatori italiani hanno dimostrato che i gatti domestici sono giunti in Europa in due ondate distinte, principalmente a partire dal I secolo d.C., durante l’impero romano.

  1. Primo arrivo: I gatti sono arrivati in Sardegna nel II secolo a.C., portati dai navigatori fenici o dai romani, dando vita a una popolazione selvatica che si è evoluta autonomamente nel corso dei secoli.
  2. Seconda ondata: I gatti domestici sarebbero arrivati dalla Tunisia in una prima ondata già nel primo millennio a.C., secoli prima delle conclusioni dei ricercatori romani.

Questi risultati suggeriscono che ci sono state diverse rotte di diffusione dei gatti, legate alle interazioni commerciali e culturali tra i popoli mediterranei.

L’importanza della Tunisia nella diffusione dei gatti

La Tunisia emerge come il principale punto d’origine dei gatti domestici in Europa, un fatto sorprendente che mette in luce l’importanza dei commerci e degli scambi nell’antichità. I gatti, inizialmente attratti dalle scorte di cibo accumulate nei centri commerciali, hanno trovato un ambiente favorevole per prosperare accanto agli esseri umani. Questo fenomeno non è unico per l’Europa; in molte culture antiche, i gatti erano apprezzati per la loro capacità di controllare le popolazioni di roditori, contribuendo così alla salute delle scorte alimentari.

Il cambiamento dell’atteggiamento verso i gatti

È interessante notare come l’atteggiamento verso i gatti domestici sia cambiato nel corso della storia. Nell’antico Egitto, i gatti erano venerati e considerati sacri, come dimostrano numerosi reperti archeologici. Al contrario, in altre culture, come quella europea medievale, i gatti venivano talvolta associati a superstizioni e miti, considerati portatori di sfortuna.

La ricerca attuale rivela non solo la storia della diffusione dei gatti domestici, ma anche il loro ruolo nell’evoluzione delle società umane. La loro presenza nei villaggi e nelle città ha contribuito a plasmare le dinamiche sociali e ecologiche, creando un legame che perdura fino ai giorni nostri.

Oggi, i gatti domestici sono tra gli animali da compagnia più amati in tutto il mondo, e la loro popolarità continua a crescere. L’interesse scientifico verso la loro storia e la loro evoluzione non è solo accademico; aiuta a comprendere meglio le relazioni tra gli esseri umani e gli animali, una tematica sempre più rilevante nell’era contemporanea.

La questione dell’origine e della diffusione dei gatti domestici potrebbe fornire spunti per ulteriori ricerche sulla biodiversità e sull’impatto delle attività umane sull’ecosistema. Le conoscenze acquisite finora arricchiscono la nostra comprensione della storia animale e aprono nuovi orizzonti per la conservazione delle specie selvatiche e per la gestione delle popolazioni di gatti che oggi vivono in libertà.

Questa nuova luce sulla storia dei gatti domestici in Europa ci invita a riconsiderare il nostro rapporto con questi animali enigmatici e affascinanti, che continuano a stupirci e a sorprenderci con la loro presenza nelle nostre vite quotidiane. In un mondo in cui la scienza e la storia si intrecciano, la storia dei gatti domestici è una testimonianza dell’evoluzione della nostra civiltà e del nostro legame con la natura.

Published by
Giada Liguori