Banco Bpm: il ricorso per l'Ops Unicredit tiene in sospeso il futuro della banca
I legali di Banco BPM sono attivamente impegnati anche durante il fine settimana per preparare il tanto atteso ricorso al Tar del Lazio, in risposta al rinvio di 30 giorni concesso dalla Consob per l’offerta pubblica di scambio (Ops) di Unicredit. Questa iniziativa legale della banca milanese potrebbe essere presentata prima del consiglio di amministrazione, già convocato da tempo a Verona per martedì 27 maggio.
La questione è di grande rilevanza nel panorama bancario italiano, poiché coinvolge due dei principali attori del settore. Unicredit, il 21 maggio, ha ottenuto dalla Consob un congelamento dell’offerta di scambio per 30 giorni, una decisione motivata dalle incertezze legate all’applicazione della ‘golden power’ da parte del governo. Questa normativa consente all’esecutivo di esercitare un controllo su operazioni strategiche che potrebbero influenzare la sicurezza e gli interessi economici nazionali.
Il rinvio della Consob è stato accolto con disappunto da Banco BPM, che ha definito la decisione “abnorme” e di “assoluta gravità”. Secondo Banco BPM, il provvedimento non considera adeguatamente gli interessi della banca, del mercato e degli azionisti. L’estensione di 30 giorni si somma a un periodo di adesione già fissato “nel massimo possibile previsto dalla legge”, il quale risulta “significativamente più lungo” rispetto a operazioni simili avvenute in passato.
La questione è ulteriormente complicata dalla ‘passivity rule’, una normativa che limita la possibilità di azione della banca dall’anno scorso. Questa regola ha imposto restrizioni significative alla strategia operativa di Banco BPM, causando preoccupazioni tra gli azionisti e gli stakeholder. La banca sostiene che il provvedimento della Consob aggrava ulteriormente questa situazione, ostacolando le sue capacità di operare nel mercato.
Unicredit, dal canto suo, ha giustificato il suo comportamento come necessario per garantire la trasparenza e la legalità del processo di offerta. Tuttavia, la posizione di Banco BPM mette in evidenza le tensioni crescenti tra le due istituzioni, che si contendono una posizione di rilievo nel mercato bancario italiano. Le difficoltà legali e le incertezze che ne derivano non solo influenzano le due banche, ma hanno ripercussioni sull’intero settore, creando un clima di instabilità e preoccupazione tra gli investitori e gli analisti.
Il contesto attuale non è privo di sfide. La pandemia di Covid-19 ha già messo a dura prova il sistema bancario italiano, esponendo le banche a rischi significativi. Le operazioni di fusione e acquisizione, come quella proposta da Unicredit su Banco BPM, sono spesso viste come un modo per aumentare la resilienza delle istituzioni finanziarie. Tuttavia, le complicazioni normative e legali possono trasformarsi in ostacoli insormontabili, come dimostrato dal caso attuale.
In questo clima di incertezze, la reazione degli investitori è stata cauta. Gli analisti stanno monitorando da vicino l’evoluzione della situazione, consapevoli che le decisioni delle autorità competenti potrebbero avere un impatto duraturo sulla competitività delle banche italiane. La questione della ‘golden power’ e del suo applicarsi alle operazioni di fusione e acquisizione rappresenta un tema caldo che potrebbe influenzare le future strategie di crescita delle banche.
Il prossimo consiglio di amministrazione di Banco BPM, previsto per il 27 maggio, rappresenterà un momento cruciale. Gli investitori e gli analisti si aspettano aggiornamenti significativi sulla strategia legale della banca e sulla sua posizione rispetto all’offerta di Unicredit. Sarà interessante osservare se Banco BPM deciderà di intraprendere ulteriori azioni legali o se adotterà un approccio più conciliatorio per risolvere la questione.
In sintesi, la situazione attuale tra Banco BPM e Unicredit mette in luce le complessità e le sfide del settore bancario italiano. La tensione tra le due istituzioni non è solo una questione di mercato, ma tocca anche temi più ampi legati alla regolamentazione e alla stabilità economica del paese. Con i legali di Banco BPM al lavoro anche durante il fine settimana, la battaglia legale sembra destinata a intensificarsi, portando a sviluppi interessanti nelle prossime settimane.