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La verità dietro la scomparsa di Liliana Resinovich: la testimonianza inquietante della cugina su Sebastiano Visintin

La verità dietro la scomparsa di Liliana Resinovich: la testimonianza inquietante della cugina su Sebastiano Visintin

La verità dietro la scomparsa di Liliana Resinovich: la testimonianza inquietante della cugina su Sebastiano Visintin

La scomparsa di Liliana Resinovich, avvenuta il 14 dicembre 2021, ha scosso profondamente la comunità di Trieste. Il ritrovamento del suo corpo il 5 gennaio 2022 nel parco dell’ex Ospedale psichiatrico ha sollevato numerose domande e sospetti, in particolare nei confronti del marito Sebastiano Visintin, unico indagato nel caso. Le rivelazioni della cugina di Liliana, Silvia Radin, hanno aggiunto un ulteriore strato di inquietudine a questa tragica vicenda.

Il profilo di Sebastiano Visintin

Silvia Radin ha descritto Sebastiano Visintin come una persona anaffettiva e isolata, che avrebbe portato Liliana lontano dalla sua famiglia. Secondo la cugina, Visintin avrebbe “circuitato” Liliana, creando una dinamica di isolamento che ha sollevato interrogativi su cosa sia realmente accaduto nei giorni precedenti la sua scomparsa.

  1. Isolamento: Sebastiano è stato definito un “lupo solitario” che ha allontanato Liliana dalle sue radici.
  2. Comportamenti sospetti: Dopo la scomparsa, Visintin ha mostrato atteggiamenti anomali, come regalare oggetti di Liliana a un’amica.

Comportamenti dopo la scomparsa

Silvia ha sollevato dubbi sui comportamenti di Sebastiano dopo la scomparsa della moglie. Ha affermato che “non è normale che un marito dia via il vestito del matrimonio mentre sua moglie è ancora scomparsa”. Inoltre, ha evidenziato l’inerzia di Visintin nel cercare attivamente Liliana, rifiutando anche l’ausilio di cani molecolari offerto da un’associazione.

  1. Suicidio: Sebastiano avrebbe accennato a un possibile suicidio di Liliana durante una conversazione, mentre la donna era ancora scomparsa.
  2. Telecamere di sorveglianza: La conoscenza delle telecamere attorno alla loro abitazione ha alimentato ulteriori sospetti, con Silvia che si è chiesta: “Se non hai nulla da nascondere, perché dovresti contare quante telecamere ci sono?”.

Il ritrovamento del corpo e le implicazioni economiche

Il luogo in cui è stato ritrovato il corpo di Liliana ha sollevato ulteriori interrogativi. Silvia ha espresso dubbi sul fatto che il corpo sia rimasto nel parco per tutti i 21 giorni dalla scomparsa, suggerendo che potrebbe essere stato spostato lì in un secondo momento. Questo ha portato a riflessioni su chi avrebbe potuto aiutare Sebastiano e perché non abbia contattato i soccorsi.

Inoltre, la questione della morte presunta di Liliana assume un significato particolare. In Italia, un coniuge può accedere a pensione di reversibilità e beni dopo dieci anni dalla scomparsa. Secondo Radin, “Sebastiano avrebbe dovuto aspettare dieci anni per poter accedere ai soldi in banca”, suggerendo una possibile motivazione economica che potrebbe aver influenzato le sue azioni.

La vicenda di Liliana Resinovich continua a suscitare emozioni forti e interrogativi irrisolti. Mentre gli inquirenti proseguono le indagini, Sebastiano Visintin, che si è dichiarato innocente, sembra rifugiarsi nel silenzio. La storia di Liliana rimane avvolta nel mistero, con la famiglia che attende giustizia e verità.