Renzi sbotta contro Mantovano: il giallo della scorta tolta agli ex premier

Renzi sbotta contro Mantovano: il giallo della scorta tolta agli ex premier
Matteo Renzi, ex presidente del Consiglio e attuale senatore di Italia Viva, è al centro di una polemica che ha suscitato un acceso dibattito sulla sicurezza degli ex premier in Italia. La sua furia si è scatenata contro il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, in seguito alla decisione di rimuovere la scorta per gli ex premier, una misura che entrerà in vigore nel 2026. Renzi ha definito “allibita” la sua reazione, evidenziando che la questione doveva rimanere riservata e denunciando la violazione di questa riservatezza da parte di Mantovano, che ha divulgato l’informazione ai media.
la polemica sulla scorta
La controversia è emersa dopo la pubblicazione di un articolo da parte del quotidiano “Il Foglio”, che anticipava la notizia della rimozione della scorta. Renzi ha confermato quanto riportato, spiegando di aver ricevuto una lettera riservata da Mantovano il 15 aprile 2025. In essa, il sottosegretario comunicava la decisione riguardo alla scorta, ma tre ore dopo la risposta di Renzi, il contenuto della lettera è stato diffuso pubblicamente, suggerendo una possibile fuga di notizie da Palazzo Chigi.
Renzi ha commentato: «Cosa significa tutto questo? Mantovano usa le veline informando le redazioni senza rispettare le regole di riservatezza». Questo ha sollevato interrogativi sulla gestione delle informazioni riservate nel governo attuale. Il senatore ha denunciato l’atteggiamento “irresponsabile” del sottosegretario, definendolo «pericoloso, superficiale, incomprensibile».
critica al governo meloni
Oltre a un attacco diretto a Mantovano, Renzi ha formulato una critica più ampia nei confronti del governo di Giorgia Meloni. Ha affermato che la decisione di rimuovere la scorta è rappresentativa dello stile di governo della Meloni, sottolineando che l’operato della sua amministrazione sembra piegare le istituzioni a vantaggio di interessi di parte. La questione della sicurezza non può essere sottovalutata, soprattutto in un periodo di tensione politica e di crescente minaccia alla sicurezza pubblica.
In una lettera inviata a Mantovano, Renzi ha descritto la situazione come “molto grave”, lamentando la diffusione di uno scambio che doveva rimanere riservato. Ha inoltre sollevato preoccupazioni riguardo alla mancanza di personale nell’Agenzia per la Sicurezza Nazionale (AISI), giustificazione fornita da Mantovano per la rimozione della scorta. Renzi ha contestato tale affermazione, evidenziando che negli ultimi anni la spesa per la sicurezza è aumentata notevolmente e accusando il governo di un «utilizzo proprietario ed arrogante delle istituzioni».
la posizione di renzi sulla scorta
Un aspetto cruciale della polemica riguarda la scorta personale di Renzi. Il leader di Italia Viva ha dichiarato di non voler accettare alcuna forma di tutela dal Viminale, affermando che se la scorta dell’AISI gli viene tolta, non intende ricevere protezione da altri enti governativi. «Oggi la Repubblica Italiana decide che questi uomini non debbano più garantirmi la tutela. E il sottosegretario affida la mia tutela al ministro dell’Interno», ha affermato, manifestando la sua intenzione di rinunciare alla scorta.
Questa situazione ha suscitato interrogativi sulla gestione della sicurezza per le figure istituzionali in Italia. La decisione di togliere la scorta agli ex premier può essere interpretata come un segnale di cambiamento nella politica di sicurezza del governo, ma solleva anche preoccupazioni tra ex leader e sostenitori riguardo alla loro protezione personale.
Mentre Renzi continua a criticare il governo Meloni e Mantovano, la polemica mette in luce il ruolo dei media nella diffusione di informazioni sensibili e la responsabilità delle istituzioni nella gestione delle comunicazioni riservate. La questione della scorta non è solo un problema personale per Renzi, ma rappresenta un caso emblematico delle sfide politiche e delle dinamiche di potere in gioco.
La reazione di Renzi riflette un’amara realtà del clima politico attuale in Italia, dove le decisioni governative possono avere ripercussioni dirette su figure istituzionali e sulla loro sicurezza. Con le tensioni politiche in aumento, è lecito interrogarsi sulle prossime mosse del governo e su come questi sviluppi influenzeranno il panorama politico italiano.