Garlasco: le rivelazioni sugli sms di Sempio e il mistero della borsetta di Chiara

Garlasco: le rivelazioni sugli sms di Sempio e il mistero della borsetta di Chiara
Il caso di Chiara Poggi, la giovane di 26 anni brutalmente uccisa il 13 agosto 2007 nella sua abitazione di Garlasco, continua a suscitare un forte interesse sia mediatico che investigativo. Recenti sviluppi hanno riportato l’attenzione su un aspetto cruciale delle indagini: le comunicazioni di Andrea Sempio, tornato a essere il principale indagato. Le nuove informazioni rivelano che Sempio ha contattato telefonicamente i suoi amici Mattia Capra e Roberto Freddi ben sei volte durante la mattina del delitto, un fatto che potrebbe minare le loro precedenti dichiarazioni e la loro posizione al momento della tragedia.
Le comunicazioni di Sempio
Secondo quanto riportato dall’edizione odierna de La Stampa, i contatti tra Sempio e i due amici si sono verificati tra le 9:58 e le 12:18. Durante questo intervallo, Chiara Poggi era già stata assassinata, secondo la ricostruzione del processo Stasi bis, in cui Alberto Stasi, l’allora fidanzato della vittima, fu condannato a sedici anni di reclusione. La cronologia degli eventi indica che Chiara sarebbe stata uccisa tra le 9:12 e le 9:36, periodo in cui Stasi iniziò a lavorare alla sua tesi universitaria. Tuttavia, la procura di Pavia ha dichiarato che le nuove indagini dovrebbero considerare un intervallo temporale più ampio, dalle 7 del mattino fino alle 14.
Le sei comunicazioni di Sempio sono state analizzate attentamente. Ecco un riepilogo delle telefonate:
- 9:58 – Prima telefonata, di breve durata e probabilmente senza risposta.
- 11:10 – Capra invia un SMS a Sempio, che lo richiama circa 15 minuti dopo, con una conversazione di 40 secondi.
- 11:59 – Sempio contatta Freddi via SMS e riceve una risposta alle 12:12.
- 12:18 – Sempio richiama Freddi.
- 12:17 – Sempio chiama di nuovo Capra.
Questi contatti, che a prima vista potrebbero sembrare innocui, sollevano interrogativi sulla loro coerenza e potrebbero suggerire una pista investigativa da seguire.
La scomparsa della borsetta di Chiara
Un altro aspetto inquietante della vicenda è rappresentato dalla scomparsa della borsetta di Chiara. Questa borsa, una Pinko bag, era stata immortalata in una delle prime foto del sopralluogo degli inquirenti, ma successivamente è svanita nel nulla. La borsetta conteneva lo scontrino di una pizza che Chiara aveva consumato con il fidanzato la sera prima del delitto, un dettaglio che potrebbe rivelarsi cruciale per ricostruire gli eventi di quella tragica notte. La questione della scomparsa della borsetta è di grande interesse per gli investigatori, poiché potrebbe contenere prove significative, anche se nel verbale del 2007 non vi è menzione della sua esistenza.
Secondo alcune fonti, come riportato da Libero, si sostiene che la borsetta fosse stata acquisita e poi riconsegnata alla famiglia Poggi, per poi essere rubata dalla loro casa a Gropello Cairoli, dove si erano trasferiti durante le indagini. Tuttavia, non ci sono risultanze di denunce per quel furto, sollevando ulteriori interrogativi sulla gestione delle prove da parte delle autorità.
L’attenzione mediatica e le prospettive future
L’attenzione mediatica e l’interesse pubblico per il caso di Garlasco rimangono elevati, con i media che seguono ogni sviluppo. Le nuove indagini e la riconsiderazione degli alibi di Sempio, Freddi e Capra potrebbero portare a una revisione della storia conosciuta, con possibili ripercussioni sul processo e sulla condanna di Alberto Stasi, che ha sempre sostenuto la sua innocenza.
In questo clima di incertezze e di nuove scoperte, gli investigatori di Milano continuano a lavorare per fare luce su uno dei casi di omicidio più controversi e dibattuti della storia recente italiana. La scomparsa della borsetta di Chiara e i contatti telefonici tra Sempio e i suoi amici potrebbero rivelarsi elementi chiave per una nuova interpretazione degli eventi di quel terribile giorno.