Disoccupazione in calo: l’Istat registra un 5,9% ad aprile

Disoccupazione in calo: l'Istat registra un 5,9% ad aprile
L’analisi del mercato del lavoro italiano, fornita dall’Istat, evidenzia che ad aprile 2023 il tasso di disoccupazione è sceso al 5,9%, con una diminuzione di 0,2 punti percentuali rispetto al mese precedente. Questo dato rappresenta un segnale positivo per l’economia del Paese, suggerendo un trend di miglioramento nel panorama occupazionale. Anche il tasso di disoccupazione giovanile ha mostrato progressi, scendendo al 19,2%, con una diminuzione di 1,2 punti rispetto a marzo. Tuttavia, nonostante questi dati incoraggianti, il tasso di inattività ha registrato un aumento, attestandosi al 33,2%, un incremento di 0,1 punti.
Diminuzione delle persone in cerca di lavoro
L’Istat ha sottolineato che il calo delle persone in cerca di lavoro, pari a -3,1% e corrispondente a 48mila unità in meno, ha interessato sia gli uomini che le donne e tutte le fasce d’età, tranne i 25-34enni, per i quali il numero di disoccupati rimane sostanzialmente stabile. Questo dato è particolarmente interessante poiché la fascia di età compresa tra i 25 e i 34 anni è spesso considerata cruciale per il mercato del lavoro, rappresentando una fase in cui molti giovani professionisti cercano di stabilizzarsi in carriera.
Aumento del tasso di inattività
In aggiunta, il tasso di inattività, che si riferisce a coloro che non sono né occupati né in cerca di lavoro, ha visto un incremento significativo. L’aumento di 39mila unità tra le persone inattive tra i 15 e i 64 anni suggerisce una tendenza preoccupante:
- Molti individui potrebbero aver scelto di abbandonare la ricerca di un’occupazione a causa delle difficoltà del mercato.
- Altri potrebbero essere influenzati da ragioni sociali ed economiche.
Questo aumento ha colpito uomini e donne di tutte le fasce d’età, tranne nei 25-34enni, dove si è registrato un calo.
Confronto con aprile 2022
Il confronto con aprile 2022 offre ulteriori spunti di riflessione. Nel corso dell’anno, il numero di persone in cerca di lavoro è diminuito drasticamente, con una contrazione del 12,2% e 209mila unità in meno. Contemporaneamente, si è registrato un aumento marginale degli inattivi (+0,1%, pari a 14mila unità), il che potrebbe indicare una stagnazione nel reinserimento nel mercato del lavoro.
Il numero totale di occupati ad aprile 2023 si attesta a 24 milioni e 200mila. Questo dato rimane stabile rispetto al mese precedente, con un equilibrio tra aumenti e diminuzioni in diverse categorie. Si è osservato un incremento tra gli uomini, in particolare nella fascia di età tra i 25 e i 34 anni e tra gli over 50, così come tra i dipendenti a termine (+0,8%) e gli autonomi (+1%). Tuttavia, è importante notare che il numero di occupate donne ha subito una contrazione, in particolare nelle altre fasce d’età, con una diminuzione dei dipendenti permanenti pari a -0,5%.
In sintesi, i dati presentati dall’Istat offrono una panoramica complessa e articolata del mercato del lavoro italiano, con segnali di luce e ombre. Le politiche occupazionali future dovranno affrontare le sfide legate alla disoccupazione giovanile, al tasso di inattività e alla necessità di garantire opportunità di lavoro stabili e sostenibili per tutti i cittadini.