Bce riduce ancora i tassi: cosa ci riserva il futuro dei dazi?

Bce riduce ancora i tassi: cosa ci riserva il futuro dei dazi?
La Banca Centrale Europea (Bce) si prepara a un ottavo taglio dei tassi di interesse, portandoli al 2%, un livello che fino a poco tempo fa sembrava definitivo. Tuttavia, l’attuale situazione economica europea è influenzata da tensioni commerciali, in particolare dai dazi imposti dagli Stati Uniti, creando incertezze nel panorama economico e nelle decisioni future della Bce.
La sfida di Christine Lagarde
Christine Lagarde, presidente della Bce, affronterà una sfida significativa durante la conferenza stampa che seguirà il Consiglio direttivo di domani. Si prevede che la Bce riduca i tassi di un ulteriore quarto di punto, ma Lagarde adotta un approccio cauto, affermando che le decisioni verranno prese “riunione per riunione”, in base ai dati economici disponibili. I tecnici della Bce stanno considerando diversi scenari, mantenendo aperta la possibilità di ulteriori tagli dei tassi in futuro.
Le attese dei mercati sono elevate, specialmente dopo che recenti dati economici hanno mostrato segnali di debolezza. Ecco alcuni punti salienti:
- L’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse) ha rivisto al ribasso le stime di crescita per l’Eurozona, portandole all’1% per il 2025.
- L’indice Pmi (Purchasing Managers’ Index) tedesco è sceso da 50,1 a 48,5, segnalando una contrazione del settore manifatturiero.
- In controtendenza, Spagna e Italia mostrano segnali di miglioramento nel settore dei servizi, con il Pmi dei servizi in Italia che è salito a 53,2.
Reazioni del mercato e impatti economici
Il mercato sta reagendo a queste notizie, con lo spread tra Btp e Bund che ha raggiunto nuovi minimi dall’inizio del 2021, attestandosi a 96 punti base. Questo è stato influenzato anche da un collocamento sindacato di Btp a cinque anni, che ha visto una domanda straordinaria, superando i 210 miliardi di euro. Inoltre, la recente approvazione da parte della Germania di un maxi-pacchetto di tagli alle tasse per le grandi imprese ha avuto un impatto positivo sui mercati, facendo impennare il Dax della Borsa di Francoforte, portandolo ai massimi storici, mentre il Ftse Mib ha chiuso piatto.
Per l’Eurozona, i dati Pmi indicano una lieve contrazione, con il valore sceso da 50,2 a 50,4. Questo suggerisce una crescita debole, “vicina alla stagnazione”. Philip Lane, capo economista della Bce, ha recentemente evidenziato che un euro forte, il calo dei prezzi energetici e un possibile aumento delle importazioni dalla Cina, a causa dei dazi americani, potrebbero portare a una diminuzione dell’inflazione.
Prospettive future della Bce
L’esito delle negoziazioni globali, in particolare quelle che seguono il “Liberation Day” di Trump, avrà un impatto significativo sulla situazione economica europea. Le prossime mosse della Bce saranno cruciali e dipenderanno dalle nuove stime su inflazione e crescita che Lagarde presenterà domani. Nel mese di maggio, l’inflazione ha mostrato un rallentamento, attestandosi all’1,9%, avvicinandosi sempre di più al target stabilito dalla Bce.
In questo contesto, il lavoro della Bce sembra meno complesso rispetto a quello della Federal Reserve statunitense, che deve valutare l’impatto negativo dei dazi sulla crescita degli Stati Uniti. L’Ocse ha praticamente dimezzato le previsioni di crescita per gli Stati Uniti nel 2025, portandole all’1,6%. Inoltre, il Beige Book ha evidenziato una crescita e un’inflazione più deboli, mentre l’indice manifatturiero Ism ha mostrato un calo per la prima volta in un anno, alimentando le aspettative di ulteriori tagli dei tassi negli Stati Uniti per evitare una recessione.
La posizione della Bce rimane dunque delicata e complessa. Mentre Lagarde cerca di navigare in questo mare tempestoso di incertezze economiche e commerciali, la sua capacità di comunicare chiaramente le intenzioni future sarà fondamentale per mantenere la fiducia degli investitori e stabilizzare i mercati. Le decisioni che verranno prese nelle prossime settimane potrebbero avere ripercussioni significative sull’economia europea. In un contesto globale incerto, sarà cruciale monitorare gli sviluppi nei rapporti tra Bruxelles e Washington.
In un panorama economico in continua evoluzione, sarà interessante osservare come la Bce riuscirà a bilanciare le necessità di stimolo economico con le pressioni inflazionistiche e le incertezze derivanti dalle politiche commerciali internazionali.