L’Italia conquista l’Ue: un tesoretto in arrivo per i conti pubblici

L'Italia conquista l'Ue: un tesoretto in arrivo per i conti pubblici
Nella recente analisi annuale della Commissione europea, l’Italia ha ricevuto un inaspettato riconoscimento per la gestione dei conti pubblici, con un “ben fatto” che si colloca in un contesto di procedura per disavanzo eccessivo. Bruxelles ha concluso che “non sono necessarie ulteriori misure” per correggere la rotta, un segnale positivo per l’economia italiana. Inoltre, emergono raccomandazioni che evidenziano un tesoretto teorico per la spesa, stimato in oltre 4 miliardi di euro.
Crescita della spesa e margine di manovra
Secondo le previsioni, la crescita della spesa monitorata dal Patto di stabilità per il biennio 2024-2025 si attesterà a circa lo 0,4% in meno rispetto a quanto inizialmente richiesto. Questo si traduce in un margine di manovra di circa lo 0,2% del PIL, che potrebbe rivelarsi utile nei cinque anni successivi del Piano strutturale di bilancio. L’esecutivo europeo sottolinea che “la crescita della spesa netta è destinata a essere marginalmente al di sotto del tasso di crescita massimo raccomandato”.
Situazione del disavanzo e punti critici
Il disavanzo dell’Italia continua a scendere, passando dal 7,2% del PIL nel 2023 al 3,4% nel 2024, rispettando così i parametri stabiliti da Bruxelles. Tuttavia, le finanze pubbliche italiane sono ancora considerate in “squilibrio”, principalmente a causa dell’elevato debito pubblico e della bassa produttività. La Commissione ha evidenziato diversi punti critici, tra cui:
- Promozione di salari adeguati.
- Miglioramento della qualità dell’occupazione.
- Riduzione della frammentazione dei contratti.
La precarietà lavorativa e le barriere all’ingresso nel mercato del lavoro, specialmente per donne e giovani, sono temi di grande attualità.
Raccomandazioni per il futuro
Bruxelles invita l’Italia a rafforzare le politiche attive del lavoro e ad aumentare l’offerta di servizi per l’infanzia e la cura a lungo termine. Inoltre, è necessario potenziare la spesa per la difesa, attualmente stimata all’1,3% del PIL per il 2024 e il 2025, evidenziando una diminuzione rispetto agli anni precedenti. Le raccomandazioni europee toccano anche temi cruciali come:
- Evasione fiscale.
- Cuneo fiscale sul lavoro.
- Revisione del catasto.
- Efficienza della spesa pubblica.
- Sostenibilità ambientale.
Bruxelles ha avvertito che l’Italia è tra i Paesi membri più vulnerabili in termini di rischio climatico, sollecitando un’azione più decisa in questo ambito.
La Commissione ha anche sottolineato l’importanza di accelerare l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e dei fondi di coesione, utilizzando in modo più efficace strumenti come InvestEu. Sul fronte energetico, è stato richiesto di incrementare l’elettrificazione e facilitare l’adozione delle energie rinnovabili, semplificando la normativa sui permessi.
In conclusione, l’analisi della Commissione europea mette in luce le sfide e le opportunità per l’Italia, evidenziando come le politiche economiche e sociali siano fondamentali per garantire una crescita sostenibile nel futuro. Con un attento monitoraggio e l’implementazione delle raccomandazioni, l’Italia potrebbe non solo migliorare la sua posizione economica, ma anche affrontare le sfide demografiche e climatiche che la attendono.