Scienziati lanciano un appello contro il protezionismo delle terre rare

Scienziati lanciano un appello contro il protezionismo delle terre rare
Il crescente bisogno di materie prime critiche ha generato una competizione sempre più intensa tra i paesi, specialmente per risorse essenziali come il litio, il cobalto, il nichel, le terre rare e il rame. Questi materiali sono fondamentali per la produzione di batterie elettriche, per il settore delle energie rinnovabili e per il progresso tecnologico in generale. Con l’aumento della domanda di energia pulita e tecnologie sostenibili, la questione dell’accesso equo a queste risorse diventa cruciale. Un gruppo di scienziati ha lanciato un appello dalla rivista Science, sottolineando l’urgenza di un approccio cooperativo a livello globale, in vista del prossimo incontro del G7, che si terrà dal 15 al 17 giugno 2023 a Kananaskis, in Canada.
L’appello degli scienziati
Il documento, firmato da esperti di 12 istituzioni, tra cui l’Università delle Nazioni Unite e la Princeton School of Public and International Affairs, evidenzia la necessità di un’iniziativa multilaterale per la gestione dei minerali strategici. Il Canada, in qualità di presidente del G7, ha l’opportunità di guidare questa iniziativa, che potrebbe contribuire a:
- Prevenire conflitti.
- Garantire un accesso equo a queste risorse.
Gli scienziati avvertono che senza un quadro condiviso, si rischia di aggravare le disuguaglianze globali e di innescare conflitti inutili per le risorse.
La questione sociale ed ambientale
L’accesso alle terre rare e ad altre materie prime critiche non è solo una preoccupazione economica, ma anche sociale e ambientale. Molti dei principali giacimenti di minerali si trovano in paesi in via di sviluppo, dove la gestione delle risorse è spesso caratterizzata da sfruttamento e disuguaglianza. È fondamentale trovare un equilibrio tra le esigenze dei paesi produttori e quelle dei paesi consumatori. La gestione delle risorse deve essere vista non solo come una questione di approvvigionamento, ma anche come una responsabilità condivisa a livello globale.
Un cambiamento di paradigma nella gestione delle risorse
L’appello degli scienziati sottolinea l’importanza di un cambiamento di paradigma nella gestione delle materie prime. Invece di considerare i minerali come beni scarsi da competere, dovrebbero essere trattati come risorse planetarie condivise, da amministrare in modo responsabile. Il Global Minerals Trust, un fondo fiduciario proposto dai ricercatori, mira a creare una piattaforma commerciale equa, in cui i paesi produttori e consumatori possano agire come fiduciari. Questo fondo avrebbe meccanismi di verifica indipendenti, simili a quelli usati dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica, per garantire trasparenza e responsabilità nella gestione delle risorse.
Kaveh Madani, direttore dell’Università delle Nazioni Unite, ha dichiarato che “i minerali critici sono la spina dorsale della Quarta Rivoluzione Industriale“. Tuttavia, gli attuali sistemi di governance premiano lo sfruttamento e l’esclusione piuttosto che la cooperazione e la sostenibilità . La sfida è evitare che i minerali per la transizione energetica diventino “il nuovo petrolio”, utilizzati come strumenti di potere o fonte di conflitto.
Il ruolo dell’Italia e la necessità di cooperazione
La posizione dell’Accademia dei Lincei in Italia riflette questa necessità di un approccio sistemico. Gli esperti hanno suggerito che l’Italia dovrebbe:
- Accelerare l’esplorazione delle risorse nazionali.
- Promuovere l’estrazione sostenibile.
- Potenziare la filiera circolare.
Questo richiede un impegno a lungo termine per garantire che le risorse siano gestite in modo sostenibile e che il paese possa beneficiare delle opportunità offerte dalla transizione energetica.
In un contesto internazionale complesso, dove la competizione per le risorse è in aumento, è essenziale che le politiche nazionali siano allineate con gli obiettivi globali di sostenibilità . La cooperazione tra paesi e settori è fondamentale per garantire un futuro equo e sostenibile. Gli scienziati avvertono che senza un cambiamento significativo nella governance delle risorse minerali, il mondo potrebbe affrontare conflitti per l’accesso a queste materie prime e un rallentamento degli sforzi per raggiungere gli obiettivi climatici.
Il dibattito su come gestire le risorse critiche è quindi di vitale importanza. La comunità internazionale deve unirsi per sviluppare un approccio che promuova la giustizia sociale, la sostenibilità ambientale e la cooperazione economica. Solo attraverso una gestione responsabile delle risorse sarà possibile affrontare le sfide del futuro e garantire un accesso equo a tutti. In questo senso, l’incontro del G7 rappresenta un’opportunità cruciale per avviare un dialogo costruttivo e definire strategie condivise per la gestione delle materie prime critiche.