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Aimer perdre conquista il Milano Film Fest con il suo messaggio potente

Aimer perdre conquista il Milano Film Fest con il suo messaggio potente

Aimer perdre conquista il Milano Film Fest con il suo messaggio potente

La prima edizione del Milano Film Fest si è conclusa con un successo straordinario, celebrando il talento e la creatività di cineasti emergenti e affermati. Tra i protagonisti di questa rassegna, spicca ‘Aimer perdre’, un’opera dei fratelli Lenny e Harpo Guit che ha conquistato il premio come miglior lungometraggio. Questo film, proveniente da Belgio e Francia e previsto in uscita nel 2024, offre uno sguardo profondo e coinvolgente sulla vita di chi vive nel mondo del gioco d’azzardo, un tema che ha affascinato e colpito il pubblico presente al Piccolo Teatro Strehler.

La trama di ‘Aimer perdre’

Il film racconta la storia di Armande Pigeon, interpretata magistralmente da Maria Cavalier Bazan, una protagonista che si trova intrappolata in un vortice di scommesse e sopravvivenza nella spietata Bruxelles. La giuria, presieduta dall’attore James Franco, ha riconosciuto il film “per il tono unico e vivace, in bilico tra reale e surreale”, evidenziando anche la performance eccezionale della Cavalier Bazan e il linguaggio libero ed eccentrico che caratterizza l’opera. Il riconoscimento per ‘Aimer perdre’ non è solo un tributo alla bravura dei registi e degli attori, ma anche un segnale dell’importanza e della potenza del racconto cinematografico nel trattare tematiche complesse come la dipendenza e la ricerca di identità.

Altri premi e riconoscimenti

Accanto a ‘Aimer perdre’, il festival ha premiato anche ‘Rochelle’, un cortometraggio di Tom Furniss, proveniente dalla Nuova Zelanda, che si è aggiudicato il premio come miglior cortometraggio. Questo film, descritto come un’esplorazione adrenalinica del lutto, inizia con un cazzotto in pieno viso e culmina in una frenetica gara di automobili in demolizione. La giuria, guidata dall’attrice Valentina Lodovini, ha apprezzato la capacità del film di mescolare emozioni forti e dinamiche visive, creando un’esperienza cinematografica coinvolgente e intensa.

Durante la cerimonia di premiazione, il red carpet ha visto la partecipazione di numerosi ospiti illustri, tra cui il direttore artistico del festival, Claudio Santamaria, e il presidente di giuria James Franco, che ha presentato al pubblico il suo ultimo film, ‘Hey Joe’, diretto da Claudio Giovannesi e in programma di essere proiettato il giorno seguente. La presenza di Franco ha aggiunto prestigio all’evento, sottolineando l’importanza della rassegna nel panorama cinematografico internazionale.

Riconoscimenti speciali e conclusione

La giuria del concorso lungometraggi ha inoltre assegnato una menzione speciale a ‘Girls on Wire’ di Vivian Qu, un thriller cinese in uscita nel 2025, che sfida i confini dei generi cinematografici, mescolando elementi di gangster movie e commedia. Questo film si distingue per il suo approccio innovativo e per la sua capacità di intrecciare un viaggio interiore con una dichiarazione d’amore per il cinema, rendendolo un’opera attesa con grande interesse.

Per quanto riguarda il concorso dei cortometraggi, il Gran Premio della Giuria è stato assegnato a ‘Spine’ di Kristina Panova, un film russo che affronta il dilemma morale di un medico carcerario. L’opera di Panova si distingue per la sua profondità e per la capacità di mettere in luce le sfide etiche che affronta chi lavora in contesti così complessi. Inoltre, una Menzione Speciale è stata conferita a ‘È successo’ di Ezio Maisto, un documentario italiano che racconta la storia di un gruppo di giovani napoletani impegnati in un corso di recitazione, offrendo uno spaccato della cultura giovanile e delle aspirazioni artistiche nel contesto contemporaneo.

Il Milano Film Fest, con la sua prima edizione, si è dimostrato un’importante piattaforma per la promozione di opere cinematografiche di alta qualità e per il sostegno di talenti emergenti. La varietà delle opere presentate, dai lungometraggi ai cortometraggi, ha reso evidente la ricchezza e la diversità della produzione cinematografica contemporanea, in grado di affrontare tematiche universali e di grande attualità.

Il festival ha anche offerto momenti di incontro e confronto tra cineasti, critici e appassionati di cinema, contribuendo a creare un ambiente stimolante e innovativo. Con la chiusura di questa prima edizione, si apre ora un atteso dibattito su quali saranno le nuove tendenze e le storie che emergeranno nei prossimi anni, mentre il Milano Film Fest si prepara a diventare un appuntamento annuale imperdibile per gli amanti del cinema.