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Proxima Fusion raccoglie 130 milioni per il suo rivoluzionario Stellarator

Proxima Fusion raccoglie 130 milioni per il suo rivoluzionario Stellarator

Proxima Fusion raccoglie 130 milioni per il suo rivoluzionario Stellarator

Proxima Fusion, una startup tedesca fondata da due italiani, ha recentemente ottenuto un finanziamento significativo di 130 milioni di euro da parte di Cherry Ventures, Balderton Capital e un gruppo di investitori, tra cui i business angels del Club degli Investitori. Questo investimento ha portato il totale raccolto da Proxima Fusion a oltre 185 milioni di euro, combinando capitali privati e pubblici. La somma rappresenta un passo cruciale nella missione dell’azienda di costruire e avviare entro il 2030 la prima centrale a fusione commerciale al mondo, progettata utilizzando la tecnologia dello Stellarator.

La tecnologia dello Stellarator

Lo Stellarator è un dispositivo innovativo che utilizza campi magnetici per confinare il plasma caldo, permettendo così di sostenere una reazione nucleare di fusione controllata. Questa tecnologia promettente potrebbe rivoluzionare il settore energetico, offrendo una fonte di energia pulita e praticamente illimitata. Francesco Sciortino, CEO e cofondatore di Proxima Fusion, sottolinea che “l’energia di fusione sta entrando in una nuova era, passando dalla scienza di laboratorio all’ingegneria su scala industriale”. Questa affermazione riflette la crescente fiducia nel potenziale della fusione nucleare come alternativa sostenibile alle fonti di energia tradizionali.

Obiettivi e progetti futuri

Uno degli obiettivi immediati di Proxima Fusion è il completamento dello Stellarator Model Coil (SMC) entro il 2027. Questo modello di prova rappresenterà una dimostrazione cruciale della tecnologia, riducendo i rischi associati all’uso di superconduttori ad alta temperatura. La realizzazione di questo prototipo è fondamentale per testare e validare i principi di funzionamento dello Stellarator prima della costruzione di impianti più complessi.

In parallelo, Proxima Fusion sta lavorando alla definizione del sito per la realizzazione di Alpha, il suo stellarator dimostrativo, per il quale ha avviato dialoghi con diversi governi europei. L’entrata in funzione di Alpha è prevista per il 2031 e rappresenta un passo fondamentale verso la realizzazione di una centrale a fusione commerciale. Questo impianto avrà l’importante compito di dimostrare la validità del Q>1, ovvero il guadagno netto di energia, un obiettivo cruciale per l’industria della fusione.

Un team in crescita e una missione globale

La crescita di Proxima Fusion non si limita solo alla tecnologia, ma si estende anche al suo team, che attualmente conta oltre 80 membri. L’azienda ha sedi in diverse località strategiche: il quartier generale a Monaco di Baviera, l’Istituto Paul Scherrer vicino a Zurigo e il campus di fusione di Culham, situato vicino a Oxford. Questa distribuzione geografica consente a Proxima Fusion di collaborare con alcuni dei più importanti centri di ricerca e sviluppo nel settore dell’energia.

L’energia di fusione rappresenta una delle frontiere più promettenti per affrontare le sfide energetiche del futuro. A differenza delle attuali fonti di energia fossile, la fusione nucleare produce energia senza emettere gas serra e genera solo una quantità minima di rifiuti radioattivi. Negli ultimi anni, molte startup e istituzioni di ricerca in tutto il mondo stanno investendo risorse significative per rendere la fusione nucleare una realtà praticabile. Proxima Fusion si posiziona come un attore chiave in questo panorama, grazie alla sua visione innovativa e alla solida esperienza dei suoi fondatori.

In un contesto mondiale in cui l’emergenza climatica richiede azioni concrete e rapide, il lavoro di aziende come Proxima Fusion assume un’importanza cruciale. La possibilità di generare energia pulita e abbondante attraverso la fusione nucleare potrebbe non solo alimentare le economie, ma anche contribuire a preservare il nostro pianeta per le generazioni future. Con la scadenza del 2030 che si avvicina, l’attenzione sarà rivolta ai progressi di Proxima Fusion e alla sua capacità di realizzare una centrale a fusione commerciale, un passo che potrebbe segnare l’inizio di una nuova era nell’energia sostenibile.