Home » Catherine Deneuve: la verità dietro il mito di sex symbol e diva

Catherine Deneuve: la verità dietro il mito di sex symbol e diva

Catherine Deneuve: la verità dietro il mito di sex symbol e diva

Catherine Deneuve: la verità dietro il mito di sex symbol e diva

Catherine Deneuve, icona del cinema francese, ha recentemente partecipato al 71° Taormina Film Festival, dove ha condiviso le sue riflessioni con i giornalisti. A 81 anni, l’attrice si è mostrata sincera e diretta, affermando: “Non sono una sex symbol, o almeno non mi ci sono mai sentita, né sono una diva nel senso di essere capricciosa e poco affidabile.” Questa dichiarazione riflette il suo approccio autentico alla vita e alla carriera, sottolineando il fatto che, nonostante il suo status di star, ha sempre mantenuto un legame profondo con la sua famiglia. “Insomma, non sono mai stata sola, isolata, una star. Io ho fatto cinema, ma poi tornavo a casa dalle mie sorelle, da mia figlia e comunque sono ora una nonna che non fa solo la marmellata,” ha aggiunto, evidenziando il suo impegno come madre e nonna.

il nuovo film e il premio alla carriera

Durante il festival, Deneuve ha ricevuto il Premio alla Carriera e ha presentato il suo ultimo film, “Spirit World – La Festa delle Lanterne”, diretto da Eric Khoo. Questo film, che sarà distribuito nelle sale italiane a partire dal 26 giugno da Europictures, racconta una storia intensa e malinconica che attraversa il confine tra vita e morte. “Più che una donna in questo film, sono come un fantasma,” ha spiegato l’attrice, rivelando che la pellicola le ha offerto l’opportunità di trascorrere oltre un mese in Giappone, un paese la cui cultura ha sempre amato. Questo viaggio è stato particolarmente significativo per lei, soprattutto dopo l’ictus che l’ha colpita nel 2019, mentre era sul set di “De son vivant” di Emmanuelle Bercot. “In un periodo difficile, mi era utile stare distesa con la testa,” ha confessato, mostrando così la sua resilienza e la passione per il lavoro.

un legame speciale con l’italia

La Deneuve, che ha collaborato con registi di fama mondiale come Luis Buñuel, François Truffaut, Roman Polanski e Jacques Demy, ha lasciato un’impronta indelebile nel cinema con interpretazioni memorabili in film come “Bella di giorno,” “L’ultimo metrò,” “Indocina” e “La moglie del presidente.” Quando le è stato chiesto del suo rapporto con l’Italia, ha risposto con affetto: “Ho sempre amato l’Italia e la amo ancora oggi, a parte la politica.” Ha anche menzionato la sua conoscenza della lingua italiana, frutto della sua passione e del suo rispetto per la cultura italiana, nonostante non ne avesse realmente bisogno: “Marcello Mastroianni aveva un ottimo francese,” ha osservato con un sorriso.

Parlando di registi italiani con cui le piacerebbe lavorare, Deneuve ha espresso il suo interesse per Alice Rohrwacher, definendola “una regista davvero originale.” Ha anche manifestato ammirazione per Marco Bellocchio. La sua curiosità per il mondo del cinema italiano è evidente e, in un momento di convivialità, ha chiesto ai giornalisti: “Ma come sta Nanni Moretti?”, dimostrando un affetto personale per i colleghi e per il panorama cinematografico italiano.

riflessioni sul mondo del cinema

L’attrice ha affrontato anche temi più delicati, come le accuse di aggressione sessuale rivolte a Gerard Depardieu, un suo grande amico. Pur mantenendo una certa riservatezza, ha condiviso la sua opinione su come queste situazioni possano sfuggire di mano: “So come vanno queste cose, tu dici qualcosa e scoppia poi un incendio che non puoi controllare.” È stata recentemente oggetto di una campagna di odio sui social media dopo aver commentato, in modo provocatorio, che si stava esagerando con il movimento #MeToo. La sua esperienza con i social media ha messo in luce le sfide che affrontano le personalità pubbliche nel contesto attuale.

Rivolta alle giovani aspiranti attrici, Deneuve ha offerto un consiglio pragmatico: “Oggi è difficile suggerire qualcosa, il mondo cambia troppo velocemente, ma direi comunque che domani forse è meglio farlo come secondo lavoro.” Questa affermazione riflette non solo la sua saggezza, ma anche la sua consapevolezza delle difficoltà del settore cinematografico contemporaneo.

Infine, una nota personale: l’attrice ha mostrato un piccolo tatuaggio sul piede, spiegando che ha coperto una brutta cicatrice bianca con un’ala d’uccello. “C’era una brutta cicatrice bianca che ho coperto con un’ala d’uccello,” ha detto, sottolineando la sua attitudine pratica e la sua accettazione delle imperfezioni.

Catherine Deneuve continua a essere una figura iconica e una testimonianza vivente di un’epoca d’oro del cinema. La sua presenza al Taormina Film Festival ha ricordato a tutti che, al di là dei titoli e del glamour, c’è una donna che ama profondamente la vita e la sua famiglia.