Italiani spendono 45 miliardi per la sanità: l’analisi di Liverani (Ania)

Italiani spendono 45 miliardi per la sanità: l'analisi di Liverani (Ania)
Le famiglie italiane si trovano ad affrontare un significativo carico finanziario legato alle spese sanitarie, che ammontano a circa 45 miliardi di euro all’anno per spese “out of pocket”, ovvero di tasca propria. Questo importo si aggiunge ai contributi già versati al Servizio Sanitario Nazionale (SSN), creando una situazione di crescente preoccupazione, soprattutto in un contesto in cui il servizio pubblico è sempre più sotto pressione. Giovanni Liverani, presidente dell’Associazione Nazionale delle Imprese Assicuratrici (ANIA), ha messo in luce i rischi associati a questa condizione durante la sua audizione presso la Commissione banche.
il modello di finanziamento della sanità pubblica
Liverani ha sottolineato che l’attuale modello di finanziamento della sanità pubblica potrebbe non essere più sostenibile. Le conseguenze di una gestione inefficace possono includere:
- Stress finanziario per le strutture pubbliche
- Livelli di servizio inadeguati
- Cittadini costretti a rinunciare a cure necessarie
Queste problematiche possono avere gravi ripercussioni sulla salute pubblica.
l’importanza del ssn
Il presidente dell’ANIA ha evidenziato il ruolo cruciale del Servizio Sanitario Nazionale come pilastro di equità sociale e diffusione della salute. In molti paesi, il SSN italiano è considerato un modello da emulare per il suo obiettivo di garantire accesso alle cure per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro situazione economica. Tuttavia, per mantenere in vita questo sistema, è fondamentale rafforzarlo. Liverani propone l’introduzione di un secondo e un terzo pilastro, simili a quanto avvenuto con il sistema pensionistico italiano.
le sfide attuali e le proposte per il futuro
Sebbene il Governo stia attuando misure per ridurre le liste d’attesa e investendo nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), questi sforzi potrebbero non essere sufficienti per affrontare le sfide attuali. Il PNRR, lanciato nel 2021 come risposta alla crisi economica causata dalla pandemia di COVID-19, prevede investimenti significativi in sanità per modernizzare le infrastrutture e migliorare l’efficienza del servizio pubblico.
In questo contesto, Liverani ha proposto l’adozione di un “testo organico” che regolamenti il settore sanitario, definendo un campo di gioco uniforme per tutte le forme di assistenza sanitaria, comprese assicurazioni e forme collettive o individuali. L’integrazione delle prestazioni pubbliche in un ambito sempre più rilevante è fondamentale per garantire un sistema sanitario più equilibrato e sostenibile.
In Italia, la spesa sanitaria rappresenta una voce significativa del bilancio delle famiglie, costringendo molti cittadini a coprire spese per visite specialistiche, esami diagnostici e farmaci non sempre rimborsati dal SSN. Questa situazione può aumentare le disuguaglianze in ambito sanitario, rendendo necessaria la creazione di un sistema integrato con forme di assicurazione complementari.
La pandemia ha messo in evidenza fragilità esistenti nel sistema sanitario italiano, amplificando la necessità di una riforma strutturale. Molti cittadini hanno sperimentato lunghe attese per cure e interventi, portando a una crescente insoddisfazione nei confronti del servizio pubblico. La salute mentale è diventata una questione di primaria importanza, con un aumento significativo delle richieste di supporto psicologico.
Le proposte di Liverani e dell’ANIA si inseriscono in un dibattito più ampio sulla sostenibilità del sistema sanitario italiano e sulla necessità di un approccio innovativo per affrontare le sfide future. È fondamentale che le decisioni politiche siano orientate a garantire un accesso equo e tempestivo alle cure, evitando che il peso delle spese sanitarie ricada in modo sproporzionato sulle famiglie.
La regolamentazione del settore e l’integrazione delle prestazioni pubbliche e private rappresentano un passo importante verso un sistema sanitario più resiliente e inclusivo. È cruciale che le future politiche sanitarie siano pensate tenendo conto delle esigenze reali dei cittadini, assicurando che ognuno possa ricevere le cure necessarie senza dover affrontare difficoltà finanziarie insormontabili. In tal modo, si potrà preservare il valore del Servizio Sanitario Nazionale come un bene comune, fondamentale per la salute e il benessere della popolazione italiana.