Nomine al Cnr: Bernini svela i tre nuovi membri del Cda

Nomine al Cnr: Bernini svela i tre nuovi membri del Cda
Dopo un lungo periodo di stallo che ha suscitato preoccupazione nel panorama della ricerca italiana, la questione delle nomine ai vertici del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) ha finalmente trovato una risoluzione. Il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha firmato il decreto che nomina tre nuovi membri del Consiglio di Amministrazione di questo importante ente di ricerca. Questa notizia è stata accolta con favore dalla comunità scientifica, che da tempo sollecitava un intervento per garantire la continuità e l’efficienza delle attività del Cnr.
I nuovi membri del Cda
I tre membri nominati dal ministro Bernini sono:
- Francesco Svelto – proposto dalla Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui)
- Giuseppe Tripoli – nominato dall’Unione italiana delle Camere di commercio
- Elisabetta Cerbai – proposta dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome
A completare il Consiglio di Amministrazione è Nicola Fantini, unico rappresentante eletto dal personale e già componente del CdA, la cui permanenza in carica è stata confermata.
L’importanza delle nomine per la ricerca
L’importanza di queste nomine non può essere sottovalutata. Il Cnr, con i suoi oltre 8.000 dipendenti e una rete di centri di ricerca distribuiti su tutto il territorio nazionale, rappresenta un pilastro fondamentale per l’innovazione e la ricerca scientifica in Italia. Con un budget annuale che si aggira intorno ai 900 milioni di euro, il Cnr svolge un ruolo cruciale nella promozione della ricerca di base e applicata, contribuendo allo sviluppo tecnologico e all’innovazione industriale.
In questo contesto, il Comitato di selezione dei presidenti degli Enti di ricerca, presieduto da Antonio Zoccoli, è stato convocato per avviare il processo di selezione del nuovo presidente del Cnr. Questo comitato avrà il compito di redigere un avviso che definirà le modalità e i termini per la presentazione delle candidature. Sarà fondamentale che il nuovo presidente sia in grado di guidare l’ente verso una riorganizzazione efficace, in grado di rispondere alle sfide contemporanee della ricerca scientifica.
Il futuro del Cnr
Le candidature saranno valutate dal Comitato stesso, il quale dovrà presentare una rosa di cinque nomi tra cui il ministro Bernini potrà scegliere il nuovo presidente. Questo processo dovrebbe concludersi indicativamente entro 30 giorni, segnando un passo decisivo verso il ripristino della piena operatività del Cnr. La situazione era diventata urgente, soprattutto considerando che la mancata nomina dei vertici aveva portato a una paralisi operativa, compromettendo la gestione di progetti, budget e personale.
Secondo fonti del Ministero dell’Università e della Ricerca, il ministro Bernini ha recentemente avviato una serie di consultazioni con esponenti della comunità scientifica e degli enti di ricerca. Queste interazioni hanno avuto l’obiettivo di raccogliere idee e proposte, necessarie per avviare una riorganizzazione del Cnr ritenuta fondamentale per migliorare l’efficacia delle sue attività.
Questa consultazione non si limita a questo primo passo e proseguirà nelle prossime settimane, ponendo particolare attenzione sui temi del trasferimento tecnologico e sulle sovrapposizioni di competenze tra il Cnr e altri enti di ricerca. La duplicazione di competenze rappresenta una sfida che il nuovo presidente dovrà affrontare con determinazione, per garantire che il Cnr possa operare in modo coeso e sinergico con altre istituzioni di ricerca.
La notizia delle nuove nomine è stata accolta con entusiasmo da parte del mondo scientifico. Roberto Antonelli, presidente dell’Accademia Nazionale dei Lincei, ha sottolineato l’importanza di questo passo per evitare il blocco di una delle più grandi istituzioni scientifiche italiane. Anche la senatrice a vita ed esperta di neuroscienze, Elena Cattaneo, ha espresso la sua soddisfazione per l’avvio della procedura di nomina, evidenziando come questo passo restituisca “operatività, autonomia e futuro” al Cnr.
La strada da percorrere per il Cnr è ancora lunga, ma con le nuove nomine e l’imminente selezione del presidente, emerge la possibilità di una rinnovata vitalità e di una direzione chiara per uno dei più importanti enti di ricerca italiani. La comunità scientifica attende con interesse i prossimi sviluppi e le iniziative che saranno intraprese per rilanciare il ruolo del Cnr nel panorama della ricerca internazionale.