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Una serata in discoteca finisce male: 25 intossicati, il gestore in crisi

Una serata in discoteca finisce male: 25 intossicati, il gestore in crisi

Una serata in discoteca finisce male: 25 intossicati, il gestore in crisi

Lo scorso fine settimana, il «Bilbao», un noto locale di San Polo d’Enza, in provincia di Reggio Emilia, ha vissuto una serata di apertura estiva che doveva essere memorabile. Musica coinvolgente, luci scintillanti e drink ghiacciati hanno accolto i giovani in cerca di divertimento. Tuttavia, quella che doveva essere una celebrazione si è rapidamente trasformata in un incubo, con 25 persone che si sono sentite male dopo aver trascorso la serata nel locale. I sintomi, tra cui crampi addominali, nausea, vomito e febbre, hanno costretto alcuni di loro a recarsi in ospedale per ricevere assistenza medica.

Possibile causa del malessere

L’ipotesi iniziale, formulata dal sindaco Franco Palù, suggerisce che la causa di questo malessere possa essere riconducibile al ghiaccio utilizzato nei drink serviti durante la serata. Sebbene questa teoria non sia ancora stata confermata dai risultati delle indagini svolte dal Servizio Igiene e Sanità Pubblica dell’Ausl di Reggio Emilia, ha già sollevato molte preoccupazioni tra i frequentatori del locale e i gestori, già provati da un evento che avrebbe dovuto segnare l’inizio di una stagione estiva promettente.

Reazioni del gestore

Enrico Bolondi, il gestore del «Bilbao», ha dichiarato di aver appreso dell’ipotesi riguardante il ghiaccio attraverso i media. In risposta a quanto accaduto, ha messo a disposizione le proprie risorse per collaborare con le autorità sanitarie e ha avviato analisi private per chiarire la situazione. “Siamo stati colpiti da una tempesta mediatica”, ha commentato, sottolineando che non era mai successa una cosa del genere in anni di attività del locale.

I giovani coinvolti nell’incidente, fortunatamente, si sono ripresi nel giro di pochi giorni. Tuttavia, il danno alla reputazione del «Bilbao» è stato significativo. La serata inaugurale dell’estate, che avrebbe dovuto portare un incremento di visitatori e incassi, si è trasformata in un evento che ha messo a dura prova la credibilità del locale. Bolondi ha parlato di un contraccolpo economico non indifferente e ha interrotto le relazioni con i fornitori di ghiaccio, adottando misure precauzionali per garantire elevati standard di sicurezza alimentare.

Riflessioni e conseguenze

“Offese ricevute, tantissime. Sono stato crocifisso prima ancora di capire quale fosse il problema,” ha spiegato Bolondi, visibilmente provato. La concorrenza non ha tardato a manifestare il proprio interesse per la situazione, con alcuni gestori di altri locali che hanno approfittato dell’occasione per lanciare frecciatine e insinuazioni.

La situazione ha portato Bolondi a riflettere sul proprio ruolo di imprenditore e di padre. “Sono tre giorni che non dormo,” ha confessato, evidenziando la sua preoccupazione per i ragazzi che frequentano il suo locale. “Ho sempre lavorato per il bene dei ragazzi. Sono un padre, so cosa significa mandare un ragazzo in discoteca.” Questo sentimento di responsabilità ha spinto il gestore a prendere misure drastiche per garantire che incidenti simili non si ripetano in futuro.

L’episodio ha sollevato interrogativi più ampi sulla sicurezza dei locali notturni e sulla necessità di normative più rigorose riguardo alla manipolazione e all’uso di alimenti e bevande in contesti di intrattenimento. La salute e la sicurezza dei clienti devono essere una priorità assoluta, e questo incidente ha messo in luce quanto possa essere delicata la questione della qualità degli ingredienti utilizzati nei drink serviti nei bar e nelle discoteche.

Molti frequentatori e residenti della zona si sono espressi sui social media, chiedendo maggiore trasparenza e responsabilità da parte dei locali. Le autorità sanitarie hanno promesso di condurre un’indagine approfondita per chiarire le cause dell’intossicazione e per garantire che le misure appropriate vengano adottate per proteggere i giovani e i clienti in futuro.

Nel frattempo, il «Bilbao» continua a fronteggiare le conseguenze di quanto accaduto. La comunità locale è in attesa di ulteriori aggiornamenti sulle indagini e sull’eventuale responsabilità legata all’incidente. Il gestore Bolondi, pur essendo sotto pressione, rimane determinato a ripristinare la reputazione del suo locale, lavorando a stretto contatto con le autorità e cercando di garantire un ambiente sicuro e accogliente per tutti i suoi clienti.