Home » La misteriosa fuga di Rexal Ford: dalla Villa Pamphili alla Grecia con carta di credito e biglietto aereo

La misteriosa fuga di Rexal Ford: dalla Villa Pamphili alla Grecia con carta di credito e biglietto aereo

La misteriosa fuga di Rexal Ford: dalla Villa Pamphili alla Grecia con carta di credito e biglietto aereo

La misteriosa fuga di Rexal Ford: dalla Villa Pamphili alla Grecia con carta di credito e biglietto aereo

La vicenda di Rexal Ford, un californiano di 46 anni, ha assunto contorni inquietanti, catturando l’attenzione di media e autorità. Arrestato a Skiathos con accuse gravissime, tra cui l’omicidio di una bambina di otto mesi e il tentativo di occultare il cadavere della madre, una donna di 30 anni, il caso si snoda tra Roma e la Grecia, rivelando una serie di eventi bizzarri e inquietanti.

Ford, descritto come un clochard atipico, viveva a Roma da circa due anni, dopo un passato turbolento negli Stati Uniti, caratterizzato da precedenti penali per violenza di genere. Nella capitale italiana, si muoveva tra mense per i poveri e parchi, in particolare Villa Pamphili, un luogo di grande afflusso e bellezza, ma anche di molteplici possibilità di occultamento.

La cronologia degli eventi

  1. Attivazione della scheda telefonica: All’inizio di aprile, Ford attiva la scheda del suo cellulare, una scelta cruciale per le indagini. Con lui si trovava la donna bionda che sarebbe stata poi trovata morta nel parco.

  2. Episodio di violenza: Il 20 maggio, Ford è coinvolto in una rissa a Campo de’ Fiori, richiedendo l’intervento della polizia. Durante l’interrogatorio, si presenta come un regista americano, affermando che la donna e la bambina erano sua moglie e figlia, ma entrambi non avevano documenti.

  3. Foto inquietante: Una poliziotta scatta una foto di Ford con la donna e la bambina in braccio. L’immagine, ora inquietante, mostra la donna che porge un fazzoletto di carta a Ford, un gesto che potrebbe nascondere tensioni.

  4. Segnalazioni dai mercati: Dieci giorni dopo, giungono segnalazioni dai mercati di San Silverio, dove si afferma che la donna è ancora viva. Tuttavia, il 5 giugno, le telecamere di un albergo a Largo Argentina registrano Ford mentre cerca di salire in una camera con la bambina e un trolley, destando sospetti.

La fuga in Grecia

Il 7 giugno, i corpi di madre e figlia vengono scoperti a Villa Pamphili, segnando un punto di non ritorno nella storia di Ford. Tre giorni dopo, un uomo lo riconosce a Torre Argentina e scatta una foto, che diventa una prova chiave per le autorità.

Il giorno seguente, Ford riesce a fuggire in Grecia. Utilizzando una carta di credito Mastercard, acquista un biglietto per Skiathos, un’isola nota per le sue bellezze naturali. Ironia della sorte, un uomo accusato di crimini atroci si presenta come un semplice turista americano. Sui suoi documenti, Ford si definisce un “turista”, affermando che la donna era sua figlia, mentre la realtà era ben diversa.

Il viaggio in aereo segna un momento cruciale. Ford si imbarca con un trolley e uno zaino, come un qualsiasi turista, ma il suo passato violento e le accuse pendenti pesano su di lui. La sua fuga in Grecia rappresenta non solo un allontanamento fisico da Roma, ma un tentativo disperato di sfuggire alle responsabilità e alla giustizia. Mentre la polizia romana continua a indagare, la comunità si interroga su come una vita possa prendere una piega così tragica e inquietante.