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Orsini avverte il governo: è tempo di azioni decisive e immediate

Orsini avverte il governo: è tempo di azioni decisive e immediate

Orsini avverte il governo: è tempo di azioni decisive e immediate

Emanuele Orsini, presidente di Confindustria, ha lanciato un appello deciso e chiaro durante il convegno dei Giovani Imprenditori tenutosi a Rapallo. “Servono delle azioni forti, serve farle subito”, ha esclamato, sottolineando l’urgenza di un intervento strutturale per il rilancio dell’industria italiana. In un contesto economico difficile, caratterizzato da incertezze geopolitiche e dall’aumento vertiginoso dei costi energetici, Orsini ha evidenziato la necessità di un piano industriale straordinario che possa fungere da catalizzatore per la crescita e l’innovazione.

La visione per il futuro dell’industria italiana

Il presidente di Confindustria ha tracciato una visione ambiziosa per il futuro, affermando che l’Italia ha il potenziale per raggiungere 700 miliardi di euro di export. Tuttavia, per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale “levare i sassi che abbiamo sulla schiena”, riferendosi agli ostacoli burocratici e normativi che frenano le imprese italiane. Orsini ha chiesto un “piano da 8 miliardi per i prossimi tre anni”, sottolineando che le misure devono essere semplici e facili da attuare, affinché le aziende non si sentano sopraffatte dalla complessità della normativa vigente.

L’importanza di un piano a lungo termine

La necessità di un piano industriale a lungo termine, con obiettivi chiari e misurabili, è stata ribadita da Orsini. “Un obiettivo di tre anni sarebbe già un buon inizio, ma sarebbe meglio se potessimo estenderlo a cinque”, ha dichiarato, enfatizzando l’importanza di avere una visione strategica per il futuro. Questo approccio potrebbe non solo stimolare la crescita, ma anche attirare investimenti esteri e rafforzare la competitività dell’industria italiana a livello internazionale.

La necessità di un’azione immediata

Orsini ha richiamato l’attenzione su un concetto espresso da Maria Anghileri, leader degli industriali under 40, che ha recentemente affermato che “non possiamo più galleggiare”. Questa potente metafora evidenzia la precarietà della situazione attuale e la necessità di un cambio di passo deciso. “Oggi il vero tema è che le imprese il tempo non ce l’hanno”, ha continuato Orsini, sottolineando l’urgenza di un’azione immediata. “Serve fare veramente presto”, ha avvertito, richiedendo un’Europa unita e pronta ad attivare un negoziato per affrontare le sfide comuni.

Inoltre, Orsini ha messo in luce come i conflitti geopolitici e i costi energetici rappresentino ulteriori sfide da affrontare. L’instabilità internazionale, insieme all’aumento dei prezzi dell’energia, costringe le imprese a una valutazione più attenta degli investimenti. “Questi scenari di incertezza mettono le imprese in difesa”, ha affermato, evidenziando come la mancanza di stabilità possa frenare l’innovazione e la crescita.

Costruire un ecosistema favorevole

Un altro punto cruciale sollevato da Orsini è l’importanza di costruire un percorso chiaro e condiviso per il futuro dell’industria italiana. Questo percorso deve includere non solo misure economiche, ma anche un impegno per l’innovazione tecnologica e la sostenibilità. Investire nella “filiera futuro”, come ha chiamato il tema, significa non solo puntare su nuove tecnologie, ma anche su una trasformazione culturale che possa rendere le imprese italiane più resilienti e pronte ad affrontare le sfide globali.

In conclusione, l’appello di Emanuele Orsini rappresenta un forte invito all’azione per il governo e per tutte le parti interessate nel panorama economico italiano. La strada per il rilancio dell’industria italiana è ancora lunga, ma con misure tempestive e strategie chiare, è possibile costruire un futuro prospero e sostenibile. La richiesta di un intervento immediato e deciso non può essere ignorata se si desidera che l’Italia torni a essere un protagonista nel mercato globale.