Dennis Quaid rivela: ‘discriminato come attore per le mie posizioni trumpiane’

Dennis Quaid rivela: 'discriminato come attore per le mie posizioni trumpiane'
Dennis Quaid, l’attore e musicista di 71 anni originario di Houston, Texas, ha dimostrato di essere una voce fuori dal coro durante la sua partecipazione al Festival di Taormina. Ospite d’onore della manifestazione, Quaid ha espresso con fermezza le sue opinioni politiche, contrariamente a colleghi del calibro di Martin Scorsese e Michael Douglas, che avevano recentemente manifestato la loro delusione per l’elezione di Donald Trump. “La penso esattamente al contrario di loro”, ha dichiarato Quaid, sottolineando il suo entusiasmo per la presidenza di Trump, che considera un punto di svolta non solo per gli Stati Uniti, ma per il mondo intero. Secondo l’attore, la presidenza dell’ex tycoon rappresenta un’opportunità per costruire un futuro più pacifico e prospero.
il sostegno a giorgia meloni e le critiche ricevute
Quaid non si è limitato a esprimere il suo sostegno per Trump, ma ha anche elogiato la figura della presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni. “È venuta negli Stati Uniti ed è una persona meravigliosa”, ha affermato, evidenziando la sua abilità nel negoziare accordi commerciali significativi. La sua posizione lo ha reso un bersaglio di critiche, non solo negli Stati Uniti ma anche in Italia, dove gli artisti che sostengono Meloni spesso affrontano attacchi. Alla richiesta di commentare questa situazione, Quaid ha risposto che anche in America gli artisti possono subire pressioni e critiche per le loro posizioni politiche. Ha citato la sua esperienza personale durante la realizzazione del film “Reagan”, in cui ha interpretato il 40° presidente degli Stati Uniti, affermando che durante le elezioni presidenziali del 2020 ha subito tentativi di “cancellazione” da parte di alcuni membri dell’industria cinematografica.
riflessioni su ronald reagan e il futuro del cinema
L’attore ha condiviso la sua ammirazione per Ronald Reagan, descrivendolo come il suo presidente preferito. Secondo Quaid, Reagan ha avuto un ruolo cruciale nella fine della Guerra Fredda e nel cambiamento del mondo in meglio. “Ci è voluto qualcuno con la reputazione di uomo di guerra, di un tipo molto duro per fare pace. Ed è sempre così”, ha aggiunto, evidenziando l’importanza della leadership forte in tempi di crisi.
Guardando al futuro, Quaid sta lavorando a un nuovo progetto cinematografico intitolato “Sovereign”, presentato al Tribeca Film Festival. Il film affronta tematiche contemporanee legate al movimento dei “cittadini sovrani”, che rifiutano di riconoscere l’autorità del governo degli Stati Uniti. Quaid interpreta un capo della polizia che si scontra con un padre e un figlio che si identificano come tali. Questa storia, ispirata a eventi reali, pone interrogativi significativi sulle leggi e sull’identità civica.
successi recenti e vita personale
Inoltre, Quaid ha discusso del suo recente successo con “The Substance”, un film di body horror diretto da Coralie Fargeat, che ha avuto un’accoglienza entusiasta al Festival di Cannes nel 2024. L’attore ha descritto il film come uno spartiacque capace di cambiare il panorama cinematografico, paragonandolo all’impatto che “2001: Odissea nello spazio” di Stanley Kubrick ha avuto sulla sua generazione. “È un film che arriva allo stomaco, arriva alla pancia”, ha commentato, evidenziando l’importanza di opere che provocano reazioni emotive forti nello spettatore.
Nella sfera personale, Quaid ha recentemente celebrato il suo matrimonio con Laura Savoie, una donna di trentanove anni più giovane, avvenuto nel 2020 a Santa Barbara. La sua vita è anche segnata dalla fede cristiana battista, che ha ricoperto un ruolo fondamentale nel superare le sue sfide personali, incluse le dipendenze. “Penso che la Bibbia cambierebbe la vita di chiunque. L’ho letta quattro volte e ogni volta trovi qualcosa di diverso”, ha affermato, riconoscendo la ricchezza di insegnamenti e esperienze umane contenute nel testo sacro.
Quaid ha concluso il suo intervento al festival enfatizzando come la lettura della Bibbia possa far provare ogni emozione umana, dal risentimento all’amore, dalla rabbia alla lode. La sua visione del mondo, unita a una carriera poliedrica e a un forte impegno per le proprie convinzioni, lo rendono una figura affascinante e complessa, capace di suscitare dibattiti e riflessioni tanto nel campo della recitazione quanto in quello politico.