Mediobanca posticipa a settembre la decisione su Banca Generali

Mediobanca posticipa a settembre la decisione su Banca Generali
Mediobanca ha recentemente annunciato il rinvio dell’assemblea per l’approvazione dell’offerta pubblica di scambio (OPS) su Banca Generali, spostando la data da 16 giugno a 25 settembre. Questa decisione, comunicata durante un Consiglio di Amministrazione convocato in extremis, è stata motivata dalla necessità di ottenere un consenso più ampio e di dare agli azionisti di Generali il tempo di esprimere le loro valutazioni sull’operazione.
dettagli dell’operazione
L’operazione proposta prevede uno scambio di azioni tra Mediobanca e Banca Generali. Pur mantenendo i termini iniziali, Mediobanca ha ritenuto fondamentale il coinvolgimento di Generali per il completamento dell’offerta. È stata fissata una soglia minima di adesione del 50% più uno per procedere, e senza il supporto di Generali, raggiungere questo obiettivo potrebbe risultare complicato.
- Soglia di adesione: 50% + 1
- Importanza di Generali: fondamentale per il successo dell’operazione
- Tempistiche: rinvio a settembre per raccogliere consenso
reazioni degli azionisti
La decisione di rinviare il voto è arrivata dopo che alcuni soci, con investimenti sia in Mediobanca sia in Generali, hanno richiesto maggiore chiarezza sulle posizioni della compagnia assicurativa. Francesco Milleri, presidente di Delfin, uno dei principali azionisti, ha sottolineato che la sua società, che detiene circa il 19,8% di Mediobanca e quote significative in Generali e Mps, desidera che l’operazione non crei vincitori o vinti.
Nei giorni precedenti, l’atmosfera attorno all’assemblea era diventata tesa, con segnali di un crescente fronte del “no” all’offerta. Tuttavia, Mediobanca ha affermato di avere un ampio supporto di mercato, come evidenziato dai pareri favorevoli dei proxy advisors. Nonostante ciò, il consenso non era garantito, soprattutto a causa dei recenti movimenti nel capitale di Mediobanca, dove quasi l’11% del capitale è stato “ripositizionato”.
implicazioni future
Il rinvio dell’assemblea avrà ripercussioni significative sul panorama bancario italiano. Prima dell’assemblea di Banca Generali, si prevede che possa partire l’OPS di Mps su Mediobanca, un’operazione inizialmente prevista come successiva. L’amministratore delegato di Mps, Luigi Lovaglio, ha indicato che l’operazione potrebbe partire all’inizio di luglio, ma la Banca Centrale Europea (BCE) non ha ancora espresso la sua posizione, aggiungendo un ulteriore livello di incertezza.
Inoltre, la Procura di Milano ha avviato un’indagine sul processo di cessione della quota del 15% del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) a Caltagirone, Delfin, Anima e Banco Bpm. Questo sviluppo potrebbe influenzare ulteriormente le dinamiche del riassetto bancario italiano e le strategie di investimento degli azionisti.
In questo contesto, la capacità di Mediobanca di ottenere l’approvazione dell’operazione su Banca Generali sarà cruciale non solo per il futuro della banca stessa, ma anche per la stabilità e la competitività del settore bancario italiano nel suo complesso. La tensione tra gli azionisti e le incertezze normative pongono sfide significative, e il rinvio dell’assemblea rappresenta un tentativo di navigare in queste acque tumultuose. Con la nuova scadenza fissata per settembre, tutti gli occhi saranno puntati su come si evolverà la situazione nel corso dell’estate e sulle decisioni che verranno prese da parte di Generali e degli altri attori coinvolti.