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Pietro Labriola: la nuova era di Asstel inizia con il suo leadership

Pietro Labriola: la nuova era di Asstel inizia con il suo leadership

Pietro Labriola: la nuova era di Asstel inizia con il suo leadership

L’assemblea di Asstel-Assotelecomunicazioni ha recentemente segnato un momento significativo nella storia del settore delle telecomunicazioni in Italia, eleggendo Pietro Labriola, attuale amministratore delegato di Tim, come nuovo presidente per il biennio 2025-2027. Questo passaggio di leadership non rappresenta solo un cambiamento alla guida dell’associazione, ma anche un’opportunità per rilanciare e rinnovare l’impegno del settore in un contesto economico in rapida evoluzione.

Massimo Sarmi, il presidente uscente, ha ricevuto un sincero ringraziamento da parte degli associati per il lavoro svolto durante il suo mandato. La sua esperienza e il suo impegno hanno contribuito a orientare Asstel in un periodo di sfide e opportunità, e il suo contributo continuerà a essere un valore aggiunto per l’associazione anche in futuro.

il programma di presidenza di pietro labriola

Il programma di presidenza delineato dall’assemblea, sotto la guida di Labriola, si concentra sull’importanza di potenziare l’efficacia dell’azione associativa. In particolare, viene introdotto un gruppo di lavoro strategico operativo, concepito per supportare gli organi direttivi e garantire una rappresentanza coesa e orientata ai risultati nel campo della politica industriale per la filiera delle telecomunicazioni. Questo approccio è fondamentale in un momento in cui la competitività del Paese è in gioco e richiede un’azione concertata e mirata.

Asstel e le imprese associate hanno scelto di rispondere con determinazione e responsabilità, presentando una proposta unitaria per trasformare le regole economiche, fiscali e di politica industriale. Questo impegno è sintetizzato nel “Manifesto per la Crescita Digitale dell’Italia”, un documento che delinea un piano d’azione per un’Italia più connessa, moderna e competitiva. La digitalizzazione è vista non solo come un’opportunità, ma come una necessità imprescindibile per il futuro del Paese.

le chiavi del manifesto per la crescita digitale

Pietro Labriola ha sottolineato l’importanza di questo momento, dichiarando: “Asstel ha oggi l’opportunità e la responsabilità di rafforzare il ruolo del settore delle telecomunicazioni come motore della trasformazione digitale del Paese”. La sua visione si basa sulla necessità di una svolta netta, che prevede la costruzione di un sistema industriale coeso e attrattivo. Per raggiungere questo obiettivo, è essenziale:

  1. Promuovere un quadro normativo stabile e chiaro.
  2. Superare le asimmetrie competitive nel settore.
  3. Rinnovare le politiche del lavoro.
  4. Supportare gli investimenti nel settore.

Uno dei punti chiave del manifesto è la richiesta di un quadro normativo stabile, chiaro e uniforme sia in Italia che in Europa. Questo è cruciale per garantire certezza agli investitori e creare condizioni di mercato eque. In un contesto in cui le tecnologie digitali sono in continua evoluzione, è fondamentale che le normative si adattino per non ostacolare l’innovazione e la crescita. Le imprese devono poter operare in un ambiente prevedibile, dove le regole del gioco siano chiare e condivise.

infrastrutture digitali e competenze per il futuro

Un altro aspetto essenziale evidenziato nel manifesto è lo sviluppo delle infrastrutture digitali. Queste sono considerate fondamentali non solo per la modernizzazione economica, ma anche per garantire la sovranità tecnologica nazionale. In un mondo sempre più interconnesso, è imperativo che l’Italia investa in reti e servizi che possano sostenere la crescita e l’innovazione. Le infrastrutture digitali rappresentano la spina dorsale della trasformazione economica e sociale, e il loro sviluppo deve essere una priorità per le politiche pubbliche.

Labriola ha messo in evidenza la necessità di superare le asimmetrie competitive che attualmente esistono nel settore. Queste asimmetrie possono ostacolare la crescita di alcune imprese, limitando la capacità del settore di competere efficacemente a livello internazionale. È fondamentale creare un ambiente di business equo, dove tutte le aziende possano avere accesso alle stesse opportunità e risorse, favorendo così un mercato più dinamico e innovativo.

Inoltre, il nuovo presidente di Asstel ha sottolineato l’importanza di rinnovare le politiche del lavoro per adattarle alle nuove esigenze del mercato. La trasformazione digitale richiede competenze e professionalità diverse, e le politiche occupazionali devono essere in grado di supportare questa transizione, garantendo formazione e sviluppo per i lavoratori del settore.

Con l’elezione di Pietro Labriola come nuovo presidente, Asstel si prepara a intraprendere un percorso di rinnovamento e crescita, mirando a posizionare le telecomunicazioni italiane come un elemento chiave nella trasformazione digitale del Paese. L’impegno di Labriola e del suo team sarà cruciale per affrontare le sfide future e per costruire un settore delle telecomunicazioni che non solo risponda alle esigenze attuali, ma che sia anche pronto a cogliere le opportunità di un futuro sempre più digitale e connesso.