Sbloccare le risorse: la chiamata urgente dei direttori del Cnr

Sbloccare le risorse: la chiamata urgente dei direttori del Cnr
Sbloccare le risorse e garantire certezze per le nuove assunzioni sono elementi fondamentali per il futuro del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr). Durante un incontro al Senato, i direttori degli istituti del Cnr, guidati dalla senatrice a vita Elena Cattaneo, hanno espresso le loro preoccupazioni e richieste in un momento cruciale per l’ente. Le recenti nomine del Consiglio d’Amministrazione (CdA) e l’avvio della selezione del nuovo presidente hanno reso evidente la necessità di una visione strategica a lungo termine.
L’importanza di una guida stabile
Il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha recentemente firmato un decreto per la nomina di tre nuovi membri del CdA, ma la mancanza di un presidente stabile continua a destare preoccupazione. I direttori degli istituti avvertono che è fondamentale avere una guida chiara e competente durante questa fase di transizione. Elena Cattaneo ha sottolineato che il Cnr conta circa 8.000 ricercatori e che il loro coinvolgimento attivo è cruciale. “Se solo 1.000 di loro avessero dedicato parte del loro tempo a esprimere le loro preoccupazioni, l’effetto sarebbe stato tangibile,” ha dichiarato.
La necessità di approvare il bilancio
Una delle priorità immediate è l’approvazione del bilancio, che permetterebbe di sbloccare risorse attualmente immobilizzate. Stefano Fabris, direttore del Dipartimento di scienze fisiche e tecnologie della materia, ha enfatizzato l’importanza di questo passaggio: “È fondamentale che il bilancio venga approvato rapidamente per poter rendere disponibili le risorse necessarie.”
Inoltre, i direttori hanno evidenziato l’urgenza di reclutare nuovo personale. Caterina Vozzi, direttrice dell’Istituto di fotonica e nanotecnologie, ha sottolineato che è essenziale procedere con l’assunzione di personale tecnico e amministrativo per garantire un funzionamento efficace del Cnr.
Reclutamento e talenti: una questione centrale
I direttori concordano sulla necessità di rendere il reclutamento una priorità centrale. Vittorio Morandi, direttore dell’istituto per i materiali nanostrutturati, ha affermato: “Senza talenti e competenze, non possiamo fare ricerca. È necessario un cambio di paradigma nel reclutamento, con tempi certi e regole chiare.” Morandi ha messo in discussione la retorica che associa la produttività alla precarietà dei contratti per i giovani ricercatori, affermando che servono certezze per attrarre e mantenere i migliori talenti.
Le preoccupazioni non si limitano alle questioni immediate. Michela Spagnuolo, direttrice dell’Istituto di matematica applicata e tecnologie informatiche, ha chiesto di evitare una nuova fase di ristrutturazione dell’ente senza valutare le riforme già implementate. “Abbiamo bisogno di una direzione generale che sia all’altezza della complessità dell’ente e che lavori con noi, non contro di noi,” ha affermato.
Il Cnr, come istituzione di ricerca di primaria importanza in Italia, si trova in un momento cruciale. La sua capacità di attrarre talenti e pianificare a lungo termine sarà determinante per il suo futuro. Le sfide da affrontare richiedono un approccio coordinato e lungimirante, capace di coniugare le esigenze immediate con una visione strategica.
Le richieste dei direttori risuonano come un appello a tutti gli attori coinvolti per garantire che il Cnr possa continuare a svolgere il suo ruolo di promozione della ricerca e dell’innovazione. La risposta a queste istanze rappresenta un’opportunità non solo per il Cnr, ma anche per il sistema di ricerca italiano nel suo complesso, che necessita di una struttura robusta per affrontare le sfide del presente e del futuro.