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Vendite di prodotti petroliferi in calo a maggio, ma la benzina continua a salire

Vendite di prodotti petroliferi in calo a maggio, ma la benzina continua a salire

Vendite di prodotti petroliferi in calo a maggio, ma la benzina continua a salire

Il mese di maggio ha evidenziato un quadro contrastante per il mercato dei prodotti petroliferi in Italia, con un calo complessivo delle vendite dell’1% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. Questa flessione è stata influenzata da diversi fattori, come la riduzione dei giorni lavorativi e il calo di alcuni prodotti chiave per la mobilità, tra cui gasolio, GPL per autotrazione e bunker. Tuttavia, in questo contesto di diminuzione generale, la benzina ha registrato un incremento del 4,3%, raggiungendo i valori più alti dal 2011 e superando del 25% i consumi pre-pandemia.

Ripresa della benzina e del jet fuel

L’Unione Energetica per la Mobilità (Unem) ha sottolineato come la benzina stia recuperando terreno dopo i duri colpi inflitti dalla pandemia di Covid-19. Questo aumento dei consumi è particolarmente significativo, considerando le sfide affrontate dal settore automobilistico, tra cui:

  1. Aumento dei prezzi
  2. Preoccupazioni ambientali legate alle emissioni di CO2

La ripresa della benzina potrebbe indicare un ritorno alla normalità nelle abitudini di consumo degli italiani, che hanno riacquistato fiducia nell’utilizzo del mezzo privato. Maggio ha inoltre visto un incremento del jet fuel del 5%, con volumi superiori del 7,7% rispetto ai livelli pre-Covid. Questo dato suggerisce una ripresa del settore aereo, che ha subito una contrazione drammatica durante la pandemia.

Andamenti negativi per gasolio e GPL

D’altro canto, il gasolio per motori ha mostrato un trend negativo, registrando una diminuzione del 2,3%, con un calo più marcato nel canale extra-rete, dove la flessione si attesta al -4,9%. Questo segmento è cruciale poiché comprende i rifornimenti per i mezzi pesanti, essenziali per il trasporto merci. La sostanziale tenuta della rete di distribuzione, con una variazione negativa limitata a -0,3%, suggerisce che la flessione generale sia principalmente correlata al minor numero di giorni lavorativi.

Anche il GPL per autotrazione ha subito un decremento del 7,1%, e il bunker per la marina ha registrato un calo del 4,3%. Quest’ultimo è influenzato dalla crescente concorrenza di altri porti del Mediterraneo, che stanno beneficiando di un cambiamento nelle rotte commerciali.

Fattori globali e future dinamiche del mercato

La situazione attuale del mercato petrolifero è influenzata da diversi fattori globali, tra cui:

  1. Tensioni geopolitiche
  2. Andamento dei prezzi del greggio
  3. Politiche di transizione energetica

La crescente attenzione alla sostenibilità e alle energie rinnovabili sta spingendo molti paesi a riconsiderare le loro politiche energetiche, con potenziali ripercussioni a lungo termine sul settore petrolifero tradizionale. In Italia, il governo sta promuovendo l’adozione di veicoli elettrici e incentivi per ridurre le emissioni di carbonio, il che potrebbe comportare un significativo cambiamento nella domanda di combustibili fossili nei prossimi anni.

In sintesi, maggio ha presentato un quadro contrastante per le vendite di prodotti petroliferi in Italia. Mentre la benzina e il jet fuel hanno mostrato segni di ripresa, altri segmenti del mercato sono stati colpiti da flessioni significative. La sfida per il settore sarà quella di adattarsi a queste dinamiche in evoluzione e rispondere alle nuove esigenze dei consumatori e alle pressioni ambientali. La transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio sembra inevitabile e richiederà un adeguato adattamento da parte dell’industria petrolifera.