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Crescita dell’occupazione: il Mezzogiorno torna a brillare nel trimestre

Crescita dell'occupazione: il Mezzogiorno torna a brillare nel trimestre

Crescita dell'occupazione: il Mezzogiorno torna a brillare nel trimestre

Nel primo trimestre del 2025, l’occupazione in Italia ha mostrato segnali di crescita significativa, con il numero degli occupati tra i 15 e i 64 anni che ha raggiunto 24 milioni e 76 mila unità. Questo incremento di oltre 400 mila unità rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente rappresenta un chiaro segnale di ripresa nel mercato del lavoro, come evidenziato dal Bollettino del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (Cnel). Le statistiche non solo indicano un aumento generale dell’occupazione, ma rivelano anche una ripresa significativa nel Mezzogiorno, una regione storicamente svantaggiata dal punto di vista economico.

Analisi dell’occupazione per genere

Un’analisi più approfondita dei dati per genere mostra che l’occupazione è aumentata sia tra le donne che tra gli uomini, sebbene con alcune differenze percentuali. I dati evidenziano:

  1. Donne occupate: 10 milioni e 249 mila, con un incremento di 207 mila unità.
  2. Uomini occupati: 13 milioni e 827 mila, con un aumento di 225 mila unità.

Questo dato è particolarmente significativo, in quanto dimostra come le politiche di inclusione e sostegno al lavoro femminile stiano iniziando a dare i loro frutti, contribuendo a un maggiore equilibrio di genere nel mercato del lavoro.

Tendenze nel mercato del lavoro

Nel primo trimestre del 2025, circa 1 milione e 758 mila persone risultano in cerca di lavoro, un incremento di 217 mila unità rispetto all’anno precedente. Questo aumento può essere interpretato come un segnale di fiducia nel mercato del lavoro, con più persone disposte a cercare nuove opportunità professionali.

Analizzando i dati territoriali, il Cnel evidenzia miglioramenti in tutte le aree del Paese, con un tasso di occupazione in età 15-64 anni che aumenta significativamente nel Mezzogiorno (+1,3 punti rispetto al primo trimestre 2024), raggiungendo così il 49,6%. Questa crescita è particolarmente incoraggiante, poiché il Mezzogiorno ha storicamente sofferto di tassi di disoccupazione più elevati rispetto al Nord e al Centro Italia.

Stabilità occupazionale e contratti

Un altro aspetto interessante riguarda la composizione del totale degli occupati, che si divide tra 19 milioni e 39 mila lavoratori dipendenti e 5 milioni e 37 mila lavoratori autonomi. L’incremento totale di occupazione rispetto allo stesso periodo del 2024 è principalmente concentrato tra i lavoratori dipendenti. Le tipologie contrattuali mostrano un aumento nella stabilità occupazionale, con una maggiore incidenza di contratti a tempo indeterminato per entrambi i generi, mentre si registra un lieve calo nei contratti a termine.

Il Cnel sottolinea anche un progressivo miglioramento della stabilità occupazionale, con una riduzione del tasso di transizione dall’occupazione alla disoccupazione. Questo suggerisce che, sebbene ci siano ancora sfide da affrontare, le prospettive per il mercato del lavoro italiano stanno migliorando.

In conclusione, i dati forniti dal Cnel offrono un quadro complesso ma ottimista del mercato del lavoro italiano. Se da un lato ci sono segnali di ripresa e miglioramento, dall’altro emergono anche sfide significative, in particolare per quanto riguarda la stabilizzazione dei contratti temporanei e l’inclusione delle donne nel mercato del lavoro. Resta quindi da vedere come le politiche economiche e del lavoro si svilupperanno nei prossimi mesi per affrontare queste sfide e garantire una crescita sostenibile e inclusiva per tutti i cittadini.