Assolavoro: 500mila somministrati e il valore del lavoro che conta

Assolavoro: 500mila somministrati e il valore del lavoro che conta
Il panorama occupazionale italiano è in continua evoluzione, e le agenzie per il lavoro giocano un ruolo fondamentale in questa trasformazione. Con circa 500mila somministrati, queste agenzie non solo offrono opportunità di impiego, ma stanno anche contribuendo a cambiare la percezione del lavoro somministrato. Secondo i dati presentati all’assemblea di Assolavoro, nel 2024 si prevede che un terzo di questi lavoratori avrà un contratto a tempo indeterminato, con un incremento del 4,9% rispetto all’anno precedente. Questo segna una crescita significativa e una trasformazione culturale nel modo in cui il lavoro somministrato viene visto.
La composizione del lavoro somministrato
Un’analisi approfondita della composizione del lavoro somministrato rivela che oltre la metà dei lavoratori ha meno di 34 anni. Questo dato è particolarmente importante in un contesto in cui i giovani affrontano spesso difficoltà nell’ingresso nel mercato del lavoro. Le agenzie per il lavoro non solo forniscono opportunità, ma fungono anche da ponte verso la stabilità professionale. Inoltre, nel 2024 si registra una crescente presenza femminile nel settore, con il 41,4% delle lavoratrici, un segnale positivo verso l’inclusione di genere nel mondo del lavoro.
L’aumento delle professionalità e la diversità
La ricerca condotta da Ipsos per Assolavoro mette in luce un aumento delle professionalità medio-alte tra i lavoratori somministrati. Questo è un aspetto cruciale, poiché le agenzie non si limitano a gestire posizioni di basso livello, ma si affermano come canali importanti per l’inserimento di figure professionali qualificate nel mercato. Inoltre, si osserva un incremento degli over 50 assunti, che ora rappresentano il 16,5% del totale dei lavoratori. Questo trend evidenzia come le agenzie possano favorire la riqualificazione e il reinserimento di lavoratori più esperti, contribuendo a una maggiore diversità e inclusione nel mondo del lavoro.
Tempi di assunzione e soddisfazione dei lavoratori
Un altro dato interessante riguarda l’accelerazione nei tempi di assunzione. Oggi, i candidati riescono a trovare un’occupazione in tempi più brevi, mediamente entro quattro mesi dal primo contatto, rispetto ai sei mesi del 2022. In due casi su cinque, i candidati ottengono un lavoro entro un mese. Questi dati suggeriscono che le agenzie stanno migliorando le proprie pratiche di reclutamento, rendendo il processo più efficiente.
Nonostante i progressi, è importante notare che molti lavoratori somministrati si dichiarano soddisfatti del proprio lavoro e della relazione con le aziende, apprezzando aspetti come il livello salariale e il sistema di welfare integrativo. Tuttavia, lamentano una percezione di minori prospettive di carriera. È quindi fondamentale che le agenzie continuino a lavorare per migliorare le opportunità di crescita professionale per i loro lavoratori, affinché il lavoro somministrato venga visto come un’opzione valida e stimolante.
In conclusione, la crescente integrazione delle agenzie per il lavoro nel tessuto occupazionale italiano rappresenta un cambiamento significativo. Come sottolineato da Nando Pagnoncelli, presidente di Ipsos Italia, “non è un lavoro di serie B”. Le agenzie stanno evolvendo, diventando attori centrali nel promuovere un’occupazione che garantisca diritti e tutele simili a quelle dei lavoratori dipendenti. È essenziale monitorare e migliorare le condizioni di lavoro per garantire che tutti i lavoratori possano accedere a opportunità che rispettino la loro professionalità e le loro aspirazioni.