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Nuovi sette satelliti Iride: un passo avanti per la connettività globale

Nuovi sette satelliti Iride: un passo avanti per la connettività globale

Nuovi sette satelliti Iride: un passo avanti per la connettività globale

Il 23 giugno 2023, è avvenuto un evento significativo per l’osservazione della Terra: il lancio di sette nuovi satelliti della costellazione Iride dalla base californiana di Vandenberg. Questa missione, denominata Transporter 14, è stata eseguita tramite un razzo Falcon 9 di SpaceX, un leader nel settore spaziale. Grazie a oltre un miliardo di euro di finanziamenti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), i nuovi satelliti rappresentano un passo importante verso una gestione più efficace delle risorse naturali e della sicurezza globale. Dopo circa tre ore dal lancio, il Centro di controllo della missione di Argotec, situato a Torino, ha confermato il corretto funzionamento dei satelliti, acquisendo il segnale di comunicazione.

I satelliti della costellazione Iride

I sette satelliti lanciati appartengono alla categoria Heo (Hawk for Earth Observation) e sono stati progettati e realizzati da Argotec, un’azienda italiana di spicco nel campo delle tecnologie spaziali. Questi satelliti si uniscono a Pathfinder, il primo satellite della costellazione Iride, lanciato il 14 gennaio 2025. La costellazione Iride si distingue per essere una “costellazione di costellazioni”, composta da satelliti con diverse caratteristiche tecnologiche, rendendola estremamente versatile e potente per le osservazioni terrestri.

Importanza della missione

Iride rappresenta un passo significativo per l’osservazione della Terra, e i dati raccolti dai satelliti saranno cruciali per affrontare le sfide legate alla tutela del nostro pianeta. La direttrice dei programmi di Osservazione della Terra dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Simonetta Cheli, ha sottolineato l’importanza di questo traguardo, ringraziando i team coinvolti nel progetto, tra cui Argotec, Officina Stellare, Exprivia e molti altri partner industriali. La collaborazione tra enti pubblici e aziende private è essenziale per il successo di iniziative spaziali.

Prospettive future

Teodoro Valente, presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi), ha commentato l’importanza strategica della costellazione Iride, evidenziando come i nuovi satelliti forniranno strumenti essenziali per monitorare la salute del nostro pianeta. Secondo Valente, questi strumenti contribuiranno a studi sui cambiamenti climatici e alla protezione degli ecosistemi. David Avino, CEO di Argotec, ha espresso la propria soddisfazione per il lancio, anticipando che l’azienda prevede di realizzare fino a 25 satelliti per la costellazione Iride entro il 2026. Questi satelliti saranno dotati di sensori ottici multispettrali, capaci di acquisire immagini in diverse lunghezze d’onda.

La costellazione Iride non rappresenta solo un passo avanti per l’osservazione della Terra, ma evidenzia anche il crescente ruolo dell’industria spaziale italiana. Le aziende coinvolte hanno dimostrato un elevato livello di competenza, contribuendo a posizionare l’Italia come un attore di primo piano nel panorama spaziale europeo e mondiale. Il successo del lancio dei sette satelliti Heo non è solo un risultato tecnico, ma è anche un segno tangibile degli sforzi collaborativi tra il settore pubblico e privato.

In un contesto globale dove le sfide ambientali sono in aumento, la costellazione Iride si propone di fornire dati fondamentali per supportare decisioni informate a livello governativo e promuovere la cooperazione internazionale in materia di sostenibilità ambientale. La missione Iride, dunque, non è solo un progetto ambizioso, ma un simbolo di speranza e di progresso per un futuro più sostenibile e responsabile.