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Il mistero di ‘Ombre vive’: il film perduto con De Filippo e Stoppa riemerge

Il mistero di 'Ombre vive': il film perduto con De Filippo e Stoppa riemerge

Il mistero di 'Ombre vive': il film perduto con De Filippo e Stoppa riemerge

Un’importante scoperta cinematografica ha recentemente attirato l’attenzione di appassionati e studiosi: si tratta di “Ombre vive”, un film diretto da Mario Baffico e interpretato da due dei più grandi nomi del teatro e del cinema italiano, Eduardo De Filippo e Paolo Stoppa. Questo film, finora sconosciuto, è stato ritrovato e presentato al festival Il Cinema Ritrovato, in corso a Bologna fino al 29 giugno 2023. La riscoperta di “Ombre vive” segna un passo fondamentale nella valorizzazione del patrimonio cinematografico italiano, spesso trascurato.

Realizzato tra la fine degli anni ’40 e l’inizio degli anni ’50, “Ombre vive” non è mai apparso in alcuna filmografia ufficiale di Eduardo De Filippo, aumentando così il suo fascino e la sua importanza. Il film offre uno spaccato della vita e del lavoro di una compagnia di ambulanti dello spettacolo, che si confrontano con le nuove tecnologie emergenti, come il cinematografo e la televisione. Attraverso questo racconto, “Ombre vive” riflette le trasformazioni sociali e culturali che hanno caratterizzato l’Italia del XX secolo.

La scoperta e la conservazione

I materiali relativi al film sono stati depositati alla Cineteca di Bologna da Cristina D’Osualdo, con la sua casa di produzione Viggo. Da questi archivi sono emersi ciak e provini che forniscono un’importante finestra su questo misterioso progetto cinematografico. La Cineteca di Bologna, rinomata per il suo impegno nella conservazione e valorizzazione del patrimonio cinematografico, ha sempre avuto un ruolo fondamentale nel recupero di opere dimenticate e nell’organizzazione di festival dedicati al cinema restaurato.

Un film con una storia complessa

“Ombre vive” è stato iscritto nel Pubblico registro delle opere cinematografiche nel 1952, prodotto dalla Clio Film Srl in collaborazione con l’Enic, l’Ente Nazionale Industrie Cinematografiche. Tuttavia, il film ha affrontato diverse difficoltà di distribuzione. Solo nel 1964 venne presentato per la censura al fine di ottenere il visto necessario, ma non è mai stato distribuito al pubblico. Il visto di censura descrive il film come una narrazione della vita di una famiglia di esercenti cinematografici e un’importante cronaca del cinema italiano.

La trama di “Ombre vive” si snoda attraverso i decenni, dal 1906 al 1952, e si avvale di una preziosa retrospettiva di film che appartengono alla storia del cinema, arricchita da documentazione storica di un periodo turbolento della storia italiana. Questo aspetto rende l’opera non solo un film, ma anche un documento di grande valore, capace di raccontare un’epoca e una cultura che meritano di essere ricordate.

Un cast d’eccezione

L’interpretazione di Eduardo De Filippo, figura emblematica della cultura napoletana, e di Paolo Stoppa, noto per il suo straordinario talento attoriale, aggiunge un ulteriore strato di profondità al film. De Filippo, attore, drammaturgo e regista, è stato uno dei protagonisti indiscussi del teatro italiano del Novecento, portando sul palcoscenico temi di grande rilevanza sociale e culturale. La sua presenza in “Ombre vive” rappresenta un legame diretto con la tradizione teatrale, mentre Stoppa, con la sua versatilità, contribuisce a rendere il film un’opera di grande spessore artistico.

La scoperta di “Ombre vive” apre nuove prospettive nel panorama del cinema italiano, invitando a riflettere sull’importanza di preservare e valorizzare il patrimonio cinematografico. La riscoperta di opere come questa arricchisce la storia del cinema e offre l’opportunità di comprendere meglio le dinamiche sociali e culturali che hanno caratterizzato il nostro passato. Con l’auspicio che ulteriori film dimenticati possano emergere dalle ceneri della storia, “Ombre vive” rappresenta un passo significativo verso la riappropriazione della memoria cinematografica italiana.