Cosa fare se chiudono lo spazio aereo: diritti e alternative per i passeggeri

Cosa fare se chiudono lo spazio aereo: diritti e alternative per i passeggeri
La chiusura dello spazio aereo rappresenta un evento che può causare notevoli disagi ai passeggeri. Che sia dovuto a condizioni meteorologiche avverse, problemi tecnici o eventi straordinari, è fondamentale conoscere i diritti dei consumatori in materia di trasporto aereo. Il Regolamento (CE) n. 261/2004 stabilisce una serie di tutele che garantiscono assistenza e opzioni di rimborsi o riprotezioni per i passeggeri colpiti.
Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale dei Consumatori, ha chiarito che, in caso di chiusura dello spazio aereo, i passeggeri hanno diritto a ricevere assistenza. Questo include:
- Fino a due telefonate, fax o email senza alcun costo.
- Pasti e bevande in relazione all’attesa.
- Pernottamento in albergo, se necessario, con trasporto incluso tra l’aeroporto e il luogo di sistemazione.
In caso di volo cancellato a causa di chiusura dello spazio aereo, i passeggeri possono scegliere tra due opzioni: richiedere un rimborso entro sette giorni senza penali per la parte non effettuata del viaggio, oppure chiedere una riprotezione su un volo alternativo verso la destinazione finale, compatibilmente con la disponibilità di posti.
Tuttavia, non tutti i passeggeri hanno diritto a un indennizzo pecuniario. Se la compagnia aerea dimostra che la cancellazione è dovuta a circostanze eccezionali, come disastri naturali o atti di terrorismo, i passeggeri non potranno ricevere alcun risarcimento. È importante sottolineare che le regole del Regolamento si applicano solo se l’aeroporto di partenza è situato in un paese membro dell’Unione Europea, comprese Norvegia, Islanda e Svizzera, oppure se l’aeroporto di arrivo è in uno di questi paesi, a condizione che il vettore aereo sia comunitario.
Per garantire una corretta gestione della situazione, i passeggeri devono avere una prenotazione confermata e presentarsi all’accettazione secondo le indicazioni fornite dalla compagnia aerea. Se non viene specificato un orario preciso, è consigliabile arrivare all’aeroporto almeno quarantacinque minuti prima dell’orario di partenza pubblicato.
In caso di cancellazione del volo, è essenziale che i passeggeri agiscano rapidamente per far valere i propri diritti. Dona consiglia di presentare un reclamo alla compagnia aerea che ha emesso il biglietto e, se il viaggio è stato organizzato tramite un pacchetto tutto compreso, anche al tour operator. Questo passaggio è cruciale per garantire che i diritti vengano rispettati e che le richieste di rimborso o riprotezione siano elaborate senza ritardi.
La chiusura dello spazio aereo non è un fenomeno raro. Eventi come l’eruzione del vulcano Eyjafjallajökull in Islanda nel 2010 hanno causato una massiccia chiusura dello spazio aereo europeo, creando disagi a milioni di passeggeri. Anche le recenti restrizioni legate alla pandemia di COVID-19 hanno portato a blocchi temporanei che hanno impattato pesantemente il settore aereo.
Per affrontare al meglio queste situazioni, è utile che i passeggeri si informino sui propri diritti e sulle procedure da seguire in caso di imprevisti. Molte compagnie aeree e operatori turistici offrono informazioni dettagliate sui loro siti web, ma è sempre consigliabile essere proattivi e documentarsi in anticipo. Inoltre, con l’avanzare della tecnologia, ci sono applicazioni e servizi online che possono assistere i passeggeri nella gestione delle loro prenotazioni e nel monitoraggio di eventuali cancellazioni o ritardi.
Infine, la consapevolezza dei propri diritti consente ai passeggeri di proteggere i propri interessi economici e di contribuire a una maggiore responsabilità da parte delle compagnie aeree. Con una domanda crescente di trasparenza e un servizio di qualità, il settore aereo potrebbe migliorare l’esperienza di viaggio complessiva per tutti.