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Oxfam: in dieci anni, i super-ricchi accumulano 33.900 miliardi di dollari

Oxfam: in dieci anni, i super-ricchi accumulano 33.900 miliardi di dollari

Oxfam: in dieci anni, i super-ricchi accumulano 33.900 miliardi di dollari

Negli ultimi dieci anni, la disparità di ricchezza a livello globale ha raggiunto livelli allarmanti, con l’1% della popolazione più facoltosa che ha visto aumentare il proprio patrimonio di oltre 33.900 miliardi di dollari. Questa cifra rappresenta un incremento senza precedenti, superiore di 22 volte alle risorse necessarie per sollevare dalla povertà estrema la parte della popolazione mondiale che vive con meno di 8,30 dollari al giorno. Questi dati emergono da un’analisi recente condotta da Oxfam, un’importante organizzazione non governativa che si occupa di ridurre la povertà e le disuguaglianze nel mondo.

L’analisi di Oxfam è stata pubblicata in vista della quarta Conferenza internazionale sul finanziamento per lo sviluppo, che si svolgerà a Siviglia dal 30 giugno 2023. Questo evento vedrà la partecipazione di oltre 190 Paesi, che si riuniranno per discutere delle sfide globali legate allo sviluppo e alla giustizia economica. Oxfam ha sottolineato come, nel contesto attuale, i governi delle economie avanzate stiano attuando i tagli più significativi agli aiuti pubblici allo sviluppo dal periodo degli anni ’60, quando l’aiuto pubblico divenne un tema di rilevazione annuale. In particolare, i Paesi del G7, che rappresentano circa tre quarti degli aiuti globali, prevedono per il 2026 una riduzione del 28% rispetto agli stanziamenti del 2024.

La crisi del debito nei Paesi a basso reddito

Parallelamente, la crisi del debito colpisce duramente i Paesi a basso reddito, con il 60% di essi sull’orlo della bancarotta. Questi Paesi si trovano costretti a destinare somme superiori al servizio del debito rispetto a quelle investite in servizi essenziali come scuole e ospedali. Secondo Oxfam, questa situazione rappresenta una contraddizione inaccettabile in un mondo in cui le risorse esistono, ma sono concentrate nelle mani di pochi.

Francesco Petrelli, portavoce e policy advisor di Oxfam Italia, ha affermato che i rappresentanti dei vari Paesi si incontreranno a Siviglia in un momento particolarmente critico per l’umanità. La conferenza si svolge in un contesto di:

  1. Tagli draconiani agli aiuti pubblici.
  2. Un aggravamento della crisi del debito.
  3. Un aumento dei conflitti che generano crisi umanitarie.
  4. Una guerra commerciale senza precedenti e un multilateralismo messo a dura prova.

Petrelli ha messo in evidenza come le istituzioni preposte al sostegno dello sviluppo globale sembrino sempre più subordinare le azioni necessarie per garantire una prosperità più equamente distribuita agli interessi di pochi attori privilegiati. Questa tendenza preoccupa profondamente Oxfam, che vede nel crescente divario di ricchezza una minaccia per la stabilità e il benessere globale.

L’appello di Oxfam per un cambiamento

In occasione della Conferenza di Siviglia, Oxfam chiede ai governi di rivedere le proprie politiche e di affrontare le crescenti disuguaglianze di benessere. “È fondamentale ripensare alla radice il sistema di finanziamento per lo sviluppo”, ha dichiarato Petrelli. Inoltre, Oxfam ha accolto con favore l’impegno dell’Italia, che insieme alla maggior parte dei Paesi partecipanti, si è dichiarata a favore del mantenimento dell’obiettivo dello 0,70% per gli aiuti. Tuttavia, l’Italia è ancora molto lontana da questo traguardo, con attuali stanziamenti fermi allo 0,28% dell’Aiuto pubblico allo sviluppo (Aps).

L’analisi di Oxfam solleva interrogativi cruciali sulla volontà dei governi di affrontare le disuguaglianze e di prendere decisioni coraggiose che possano realmente fare la differenza nella vita delle persone più vulnerabili. “Chiediamo che l’Italia abbia più coraggio e stringa alleanze strategiche con altri Paesi per combattere le disuguaglianze”, ha aggiunto Petrelli. Le alleanze internazionali sono fondamentali per affrontare le problematiche legate al debito, agli aiuti e alla necessità di una tassazione globale più equa.

La conferenza di Siviglia rappresenta quindi un’occasione cruciale per discutere di come invertire questa tendenza e garantire che i benefici dello sviluppo siano distribuiti in modo più equo. Le sfide sono enormi, ma la volontà politica e l’impegno collettivo possono fare la differenza. Gli occhi del mondo saranno puntati su Siviglia, dove si decideranno le sorti di milioni di persone che, ogni giorno, lottano contro la povertà e le disuguaglianze.