Uzbekistan: la nuova opportunità per le aziende italiane e i temporary manager

Uzbekistan: la nuova opportunità per le aziende italiane e i temporary manager
Negli ultimi anni, l’Uzbekistan si è affermato come un attore chiave nel commercio internazionale, attirando l’attenzione di aziende e investitori da tutto il mondo, compresi quelli italiani. Questo interesse è parte di una tendenza globale conosciuta come “friend shoring”, un concetto introdotto dall’ex segretario del Tesoro degli Stati Uniti, Janet Yellen, nel 2022. L’idea centrale del friend shoring è ridurre la vulnerabilità economica alle rappresaglie di paesi non alleati, diversificando le catene di approvvigionamento e aumentando la sostenibilità delle pratiche commerciali.
opportunità di business in uzbekistan
In questo contesto, l’Uzbekistan si sta rivelando un mercato sempre più promettente per le aziende italiane. Recentemente, il partner del gruppo IMW Interim Management Worldwide, Kontakt, ha aperto una nuova sede a Tashkent, il capoluogo del paese, dopo una presenza consolidata in Kazakhstan. Questo passo rappresenta un’importante opportunità per il temporary management, un settore in forte espansione che offre soluzioni flessibili per le aziende in fase di crescita o trasformazione.
Yulia Zabazarnykh, Partner di Kontakt, e Maurizio Quarta, Managing Partner di Temporary Management & Capital Advisors, hanno condiviso le loro prospettive sul futuro economico dell’Uzbekistan. Secondo loro, il paese sta attuando riforme significative per attrarre investimenti stranieri, concentrandosi su settori cruciali come:
- Energia
- Informatica
- Turismo
- Industria di processo
Il governo uzbeko ha adottato politiche per favorire una crescita sostenibile e un’accelerazione nella digitalizzazione, puntando a trasformare l’economia nazionale in un hub attrattivo per gli investitori.
crescita economica e settori chiave
Le previsioni economiche per l’Uzbekistan sono ottimistiche: si stima che il PIL crescerà del 6% nel 2025, raggiungendo i 110 miliardi di dollari, con un obiettivo ambizioso di 200 miliardi entro il 2030. I settori industriali, agricoli e dei servizi sono i principali motori di questa crescita, con un aumento previsto del 6,1% per l’industria, del 4,1% per l’agricoltura e un impressionante 14,5% per i servizi. Quest’ultimo, in particolare, si prevede che raggiunga i 82 miliardi di dollari, creando 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro.
La presenza di aziende occidentali nel paese è già significativa. Giganti come Orano, in partnership con la compagnia statale Navoiyuran e la giapponese Itochu Corporation, sono coinvolti in progetti di estrazione di uranio, mentre Franklin Templeton gestisce un fondo nazionale di investimenti da 1,7 miliardi di dollari e prevede di quotare gli asset sui mercati internazionali entro il 2026.
sfide e opportunità per i temporary manager italiani
Tuttavia, nonostante queste opportunità, emerge una sfida cruciale: la carenza di management esperto. Secondo Zabazarnykh e Quarta, vi è una crescente domanda di manager qualificati che possano introdurre pratiche moderne e contribuire alla trasformazione digitale delle aziende uzbeke. Questo scenario crea un’opportunità per i temporary manager italiani, in particolare quelli con esperienza in multinazionali nei settori industriale, e-commerce, finanza, IT e telecomunicazioni.
È fondamentale che questi manager non solo portino competenze, ma siano anche disposti a trasferirle ai professionisti locali, partecipando attivamente alla loro formazione e aggiornamento. Le aziende italiane hanno dunque una chance unica di contribuire all’evoluzione del tessuto imprenditoriale uzbeko, in un momento in cui il paese sta cercando di modernizzarsi e diversificarsi.
In conclusione, l’Uzbekistan rappresenta una nuova frontiera per le aziende italiane e i temporary manager, offrendo opportunità significative in un contesto di crescita e trasformazione. Con un approccio strategico e locale, è possibile massimizzare queste opportunità e costruire relazioni economiche durature tra Italia e Uzbekistan.