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Geometri: l’Italia supera metà degli obiettivi per le case green, ecco come fare il pieno

Geometri: l'Italia supera metà degli obiettivi per le case green, ecco come fare il pieno

Geometri: l'Italia supera metà degli obiettivi per le case green, ecco come fare il pieno

L’Italia sta compiendo progressi significativi verso il raggiungimento degli obiettivi stabiliti dalla Direttiva Case Green, con oltre la metà del percorso già completato in vista del traguardo del 2030. Questo è emerso dallo studio “La via italiana alla Direttiva Case Green”, realizzato dalla Fondazione Geometri Italiani in collaborazione con il Centro studi sintesi – Cgia di Mestre e Smart Land. Per la prima volta, la ricerca offre una valutazione rigorosa delle potenzialità e degli impatti derivanti dall’adozione della Direttiva europea sull’efficienza energetica degli edifici (EPBD IV).

Grazie agli interventi di efficientamento energetico realizzati tra il 2020 e il 2024, principalmente attraverso il Superbonus 110% e altre forme di detrazioni fiscali, l’Italia ha già registrato una riduzione del 9,1% dei consumi energetici, rispetto al target del 16% fissato per il 2030. Questo significa che il Paese è a soli 6,9 punti percentuali dall’obiettivo finale. Come affermano Diego Buono e Paolo Biscaro, presidenti della Fondazione Geometri Italiani, “Questi risultati dimostrano che la transizione energetica nel settore edilizio non è solo una sfida, ma un’opportunità concreta”.

L’approccio flessibile della Direttiva Case Green

La Direttiva Case Green offre un approccio flessibile e pragmatico, evitando obblighi diretti per i proprietari di immobili e ridefinendo i criteri di calcolo. Questo consente di affrontare la transizione energetica senza pregiudizi, puntando su misure reali e sostenibili. “Ringraziamo l’Onorevole Andrea De Bertoldi per il suo supporto, che sottolinea l’importanza della transizione energetica per la tutela ambientale e la crescita economica del Paese”, aggiungono Buono e Biscaro.

Investimenti e opportunità occupazionali

Per completare il percorso verso il 2030, lo studio stima che saranno necessari investimenti per un totale di 84,8 miliardi di euro, ossia circa 14,1 miliardi all’anno. Saranno coinvolti circa 3 milioni di abitazioni da ristrutturare, con un costo medio di intervento di circa 28.000 euro ciascuna. Gli investimenti genereranno un effetto moltiplicatore di circa 280 miliardi di euro, con un valore aggiunto che sfiora i 102,6 miliardi di euro. Questo piano di ristrutturazione energetica si tradurrà in un’importante opportunità occupazionale, con una previsione di creazione di circa 1.300.000 posti di lavoro.

Criticità del patrimonio edilizio italiano

Tuttavia, lo studio evidenzia anche una realtà preoccupante del patrimonio edilizio italiano, composto da 14,8 milioni di edifici. Oltre il 52% delle abitazioni è classificato in classe energetica F o G, e il 68% delle abitazioni utilizza ancora combustibili fossili per il riscaldamento. Inoltre, il 9% delle famiglie italiane vive in condizioni di povertà energetica, il dato più elevato degli ultimi dieci anni. È fondamentale intervenire urgentemente, considerando che 24 milioni di abitazioni sono state costruite prima del 1980.

L’analisi socio-economica del rapporto mette in luce ulteriori criticità:
1. Il 17,9% delle famiglie spende una parte significativa del proprio reddito per l’energia.
2. Il 9,9% ha difficoltà a riscaldare la propria abitazione.
3. Il 20,1% delle persone è a rischio di povertà.

Gli investimenti previsti per il periodo 2025-2030 dovrebbero generare un risparmio significativo di 4,68 milioni di tonnellate di CO2 all’anno, contribuendo a una riduzione del 9% delle emissioni generate dal settore residenziale rispetto al 2020.

In conclusione, per garantire il successo della Direttiva Case Green, è necessario concentrarsi su ambiti strategici come la sostenibilità economica degli interventi, incentivi per fasce ISEE e la creazione di fondi di garanzia. L’innovazione, con incentivi per soluzioni digitali e formazione per professionisti, sarà cruciale nel guidare la transizione energetica. Con oltre 85.000 professionisti attivi, la categoria dei geometri è in una posizione privilegiata per contribuire a questo cambiamento, portando competenze tecniche essenziali e una visione realistica per il futuro dell’edilizia sostenibile in Italia.