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Emergenza Campi Flegrei: l’Ingv avverte, Astroni-Agnano è la zona più a rischio

Emergenza Campi Flegrei: l'Ingv avverte, Astroni-Agnano è la zona più a rischio

Emergenza Campi Flegrei: l'Ingv avverte, Astroni-Agnano è la zona più a rischio

L’attenzione sui Campi Flegrei, un’area vulcanica di straordinaria bellezza e complessità situata a pochi chilometri da Napoli, è nuovamente al centro del dibattito pubblico. Questo grazie all’allerta lanciata da Fabio Florindo, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Durante un’audizione della commissione parlamentare d’inchiesta sul rischio idrogeologico e sismico, Florindo ha dichiarato che l’Italia si trova di fronte a un’emergenza nazionale, enfatizzando i rischi vulcanici e sismici che incombono su questa regione. Le sue parole sono state chiare e preoccupanti: «Abbiamo degli scenari di pericolosità e la probabilità di apertura di bocche eruttive nei Campi Flegrei».

Rischi vulcanici nell’area di Astroni-Agnano

L’analisi di Florindo si è concentrata sull’area di Astroni-Agnano, considerata la più vulnerabile. Qui, secondo le mappe presentate, esiste una probabilità significativa, stimata tra il 40% e il 50%, che si possano verificare aperture di bocche eruttive con emissioni di flussi piroclastici. Questa informazione è particolarmente allarmante, considerando che l’ultima eruzione significativa nei Campi Flegrei risale al 1538, un evento che portò alla formazione del cratere di Astroni e cambiò radicalmente il paesaggio della zona.

Il fenomeno del bradisismo

La questione del bradisismo, un fenomeno caratterizzato da sollevamenti e abbassamenti del suolo, è stata al centro dell’intervento di Florindo. Negli ultimi due decenni, questa attività è stata costante e preoccupante. Attualmente, il tasso di sollevamento è di circa un centimetro e mezzo al mese, con picchi recenti che hanno raggiunto i 3 centimetri. Questo sollevamento è indice di un’attività geologica che potrebbe preludere a eventi sismici, poiché il suolo in movimento può generare tensioni all’interno della crosta terrestre.

  1. Sollevamento attuale: circa 1.5 cm al mese
  2. Picchi recenti: fino a 3 cm
  3. Possibili conseguenze: eventi sismici e tensioni nella crosta terrestre

La situazione sismica critica

Florindo ha anche ribadito che la situazione sismica nei Campi Flegrei è critica, con eventi sismici che possono accumularsi e causare danni agli edifici, in particolare a quelli già in condizioni precarie. Ha fatto riferimento a un recente evento sismico di magnitudo 4.6, sottolineando come anche scosse di questa magnitudine possano aggravare le condizioni strutturali degli edifici colpiti. È emerso che, nonostante siano in corso controlli per garantire la sicurezza degli edifici, molte persone si mostrano riluttanti a far controllare le proprie abitazioni per timore di essere costrette a lasciare le loro case.

L’Ingv ha quindi sottolineato l’importanza di monitorare costantemente l’attività vulcanica e sismica dell’area, utilizzando modelli predittivi e tecnologie avanzate per valutare i rischi. Nonostante i limiti imposti dalle strutture geologiche, il presidente dell’Ingv ha affermato che difficilmente si possono prevedere eventi sismici superiori alla magnitudo 5.5. Tuttavia, la condizione di instabilità e il continuo sollevamento del suolo pongono domande critiche sulla sicurezza e sull’abitabilità dell’area.

L’attenzione mediatica e l’allerta pubblica sono fondamentali per sensibilizzare la popolazione riguardo ai rischi connessi a questa zona. I Campi Flegrei, noti per la loro bellezza naturalistica e per la ricchezza archeologica, potrebbero diventare un luogo di emergenza se non si prendono misure preventive adeguate. La storia ci insegna che le eruzioni vulcaniche possono avere conseguenze devastanti, non solo per l’ambiente, ma anche per la vita delle persone che abitano nelle vicinanze.

La commissione parlamentare ha quindi il compito di valutare le informazioni fornite dall’Ingv e di elaborare strategie per affrontare questa emergenza. Sono necessari interventi strutturali, campagne di sensibilizzazione e la creazione di piani di evacuazione per garantire la sicurezza degli abitanti. È fondamentale che la popolazione comprenda l’importanza di seguire le indicazioni delle autorità competenti e di partecipare attivamente alle iniziative di prevenzione.

In un contesto in cui i cambiamenti climatici e le attività vulcaniche si intrecciano, la situazione nei Campi Flegrei rappresenta un campanello d’allarme non solo per la Campania, ma per l’intero paese. La pianificazione e la preparazione sono essenziali per affrontare un potenziale scenario di crisi. La comunità scientifica, le istituzioni e i cittadini devono collaborare per garantire che la bellezza dei Campi Flegrei non si trasformi in un pericolo imminente.