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Asta straordinaria: la collezione d’arte di Bertinotti tra Warhol e Dorazio supera i 300mila euro

Asta straordinaria: la collezione d'arte di Bertinotti tra Warhol e Dorazio supera i 300mila euro

Asta straordinaria: la collezione d'arte di Bertinotti tra Warhol e Dorazio supera i 300mila euro

La recente asta tenutasi presso la casa d’aste milanese Finarte ha segnato un traguardo eccezionale per la collezione d’arte di Fausto Bertinotti, ex leader di Rifondazione Comunista e presidente della Camera dei Deputati dal 2006 al 2008. L’evento ha fruttato oltre 300mila euro, un incasso che ha superato di quattro volte le stime iniziali, dimostrando l’interesse e la passione del mercato per l’arte contemporanea e moderna.

La vendita che ha sorpreso tutti

La collezione di Bertinotti, che comprende 24 lotti, ha visto la vendita di 21 opere, un risultato che testimonia non solo l’appeal delle opere ma anche la qualità delle stesse. L’asta ha attirato collezionisti e appassionati, desiderosi di aggiungere pezzi di notevole valore artistico alle loro collezioni. Tra le opere più significative, spiccano:

  1. Due serigrafie firmate da Andy Warhol, datate 1972 e raffiguranti il leader cinese Mao Tse Tung.
  2. Valutazione iniziale: 30mila euro
  3. Prezzi finali: 106mila euro e 80mila euro rispettivamente.

Questi risultati confermano la continua rilevanza di Warhol nel panorama artistico contemporaneo.

L’importanza affettiva delle opere

La collezione di Bertinotti non è solo una raccolta di opere d’arte, ma rappresenta anche un importante patrimonio affettivo. Molti dei pezzi sono stati ricevuti come regali, tra cui due opere del pittore Piero Dorazio. Una di queste è stata un dono per il matrimonio di Bertinotti, mentre l’altra porta una dedica toccante: «Auguri per Lella Bertinotti, leggiadra colonna del suo compagno, custode e promotore delle nostre speranze». Queste parole non solo evidenziano il legame personale tra l’artista e la famiglia Bertinotti, ma offrono anche uno sguardo intimo sulla vita e i valori del politico.

Non mancano opere di altri artisti di fama, come:

  • Una tela di Mario Schifano, venduta per 15mila euro.
  • Una scultura antropomorfa in ceramica smaltata di Giosetta Fioroni, che ha raggiunto un prezzo di 16.500 euro.

Questi pezzi non solo arricchiscono la collezione, ma rappresentano anche un’epoca in cui l’arte e la politica si intrecciavano in modi inaspettati.

La presenza di De Chirico

Un aspetto particolarmente affascinante dell’asta è stata la vendita di un’opera di Giorgio de Chirico, parte della sua celebre serie “Bagni Misteriosi”. Questo quadro ha raggiunto la straordinaria cifra di 468mila euro, superando di gran lunga il totale della collezione Bertinotti. La storia dell’opera, che precedentemente apparteneva all’attrice Monica Vitti, ha sicuramente contribuito a far lievitare il suo valore. Vitti, icona del cinema italiano, ha avuto un legame speciale con l’arte, e il suo possesso di opere di de Chirico ha attirato l’attenzione dei collezionisti e degli appassionati.

Un mercato in crescita

L’asta ha messo in luce non solo il valore delle opere vendute, ma anche un trend crescente nel mercato dell’arte in Italia. Negli ultimi anni, abbiamo assistito a un rinnovato interesse per l’arte contemporanea e moderna, con collezionisti disposti a investire cifre significative per aggiudicarsi pezzi unici. Questo fenomeno è alimentato da una maggiore consapevolezza del valore storico e culturale delle opere, oltre alla ricerca di investimenti alternativi in un contesto economico incerto.

La collezione d’arte di Fausto Bertinotti non è solo un riflesso dei suoi gusti personali, ma anche un’indicazione della sua visione politica e culturale. Durante la sua carriera politica, Bertinotti ha sempre sostenuto l’importanza della cultura come strumento di cambiamento sociale. La sua collezione rappresenta quindi un legame tra l’arte e la politica, un modo per esprimere ideali e valori attraverso il linguaggio visivo.

In questo contesto, è interessante notare come la collezione di Bertinotti si inserisca nel più ampio panorama delle aste d’arte in Italia, dove sempre più politici e figure pubbliche iniziano a valorizzare il proprio patrimonio culturale attraverso la vendita di opere. Questo fenomeno non solo arricchisce il mercato, ma contribuisce anche a una maggiore visibilità per artisti contemporanei e storici.

L’asta di Finarte rappresenta quindi non solo un evento significativo per la storia dell’arte in Italia, ma anche un esempio di come la cultura possa essere un veicolo per la valorizzazione del patrimonio personale e collettivo. Le opere di Bertinotti, messe all’asta, raccontano storie di relazioni, emozioni e una storia politica che ha segnato un’epoca. La combinazione di arte e politica in questo contesto continua a suscitare interesse e dibattito, confermando l’importanza dell’arte come riflesso della società e delle sue trasformazioni.